BRIGIT
Brigit, Triplice
Dea - Brigit è probabilmente la Dea
più importante per i Celti,
tanto
che la sua figura è usurpata dal
cristianesimo sotto le sembianze
di santa
Brigitta, badessa di Kildare.
Il suo nome
significa eccelsa e altezza e deriva dalla radice indoeuropea Berg,
ovvero fuoco.
Già
questo fa intuire che Brigit sia una Dea solare, il che non dovrebbe
stupire,
in
quanto sia tra i celti che i germani, il sole aveva nomi femminili.
Un'altra
caratteristica che sottolinea la sua caratteristica solare
stà nella sua
origine paterna;
ella è la figlia del Dagda, un'importante Dio solare dei
Tuatha
de Dannan.
Ciò fa
di lei una Dea madre, termine spesso usato per rivolgersi a lei.
Il suo nome,
pur con alcune differenze è presente in tutta
Europa, dalle isole
Britanniche
all'Italia, ma è in Irlanda che raggiunge il suo apice.
Viene
identificata con le tre Dee che diedero il nome all'Irlanda;
Eiriu, Banba
e Fotla.
Più
spesso viene identificata con tutte le divinità femminili
irlandesi, quindi
assume le
caratteristiche di Boand, Etain, Tailtu, e Airmed; e viene chiamata
con tre
diversi appellativi: Brigit bè legis, Dea dei
guaritori; Brigit bè goibnechta,
Dea
degli artigiani ed in particolare dei fabbri; Brigit bè
filid, Dea della fertilità
e della
poesia.
Poesia e
guarigione rappresentano la classe sacerdotale, gli artigiani la classe
produttiva
e come patrona dei guerrieri la forza.
In Dea
della fertilità, Brigit era patrona di ostetriche e
levatrici, delle partorienti, umane e animali, quindi anche degli
animali stessi, patrona dei fabbri, degli artigiani, del focolare,
della filatura e della tessitura, della poesia e della medicina, non
che della divinazione.
Le donne andavano
alle fonti sacre portando delle offerte affinchè potessero
rimanere gravide, per poi invocarla al momento del parto
affinchè potesse essere senza
complicazioni.
Abbiamo detto che
era protettrice dei guerrieri, in particolare di quei personaggi eroici
che dovevano compiere particolari missioni nell'altro mondo a cui lei
è ovviamente legata.
Spesso
è associata alle figure della mucca, del serpente e del
gallo; ma l'animale che più di tutti gli
è legato è il Cigno.
Per la
sua caratteristica di triplice divinità, i celti
erano in uso chiamarla madre, moglie e sorella di tutti, uomini e Dei
compresi.
Ovviamente una
Dea dal triplice aspetto non poteva non avere tre figli, avuti
dall'unione con Tuireann; Bran, Iuchar e Iucharba; che per gli
irlandesi sono i tre Dei di Dana, altro espilicito esempio che Brigid
è una Dea madre equivalente proprio a Dana.
La sua
poliedricità emerge in alcune credenze irlandesi in cui la
Brigit aveva il volto diviso in due metà, uno bellissimo e
uno orrendo, in grado di scacciare o provocare malattie.
A lei si
attribuisce l'invenzione del fischio, utilizzato per chiamare i suoi
amici e del lamento, utilizzato per la prima volta da lei per la morte
di suo figlio Ruadan.
La
festa a lei dedicata è Imbolc che convenzionalmente cade il
1° Febbraio; è una delle quattro feste principali
dei celti, detta anche festa dei fuochi per la consuetudine di
accendere grandi falò in tali occasioni.
Imbolc
è anche detta festa della luce, in quanto segna proprio il
ritorno alla luce dopo il buio ed il freddo invernale, la natura in
questo periodo incomincia a risvegliarsi.
E' anche la festa
del latte in quanto il bestiame incomincia a produrlo, questo
è dovuto al fatto che in questo periodo vengono alla luce i
cuccioli.
Nel periodo della
festa di Imbolc nascono anche i bambini concepiti durante la festa di
Beltane; il che rende chiaro del perchè Brigit sia
patrona delle nascite.
Brigit, come
abbiamo detto, è legata anche alla guarigione, non per
niente a lei sono state dedicate parecchie fonti sacre taumaturgiche e
questo suo legame sia con l'elemento acqua che con l'elemento fuoco,
inteso non solo quello fisico ma anche il fuoco della vita e
dell'ispirazione; fa di Imbolc una festa di purificazione.
Molti luoghi a
lei sono stati dedicati , citiamo solo la località italiana
più famosa; ovvero la Brianza, il cui nome deriva proprio da
Brigantia, in cui il suffisso brig significa altura e la brianza
è collinare.
Va specificato
che con il termine altezza non si intende solo il significato
letterario
e fisico, ma
anche l'energia che dalla terra si concentra ed esplode verso l'alto.
Preghiera
per Brigantia
Brigit sei Dea
della Pace
porti armonia
dove c'è conflitto
porti luce dove
c'è buio
porti speranza
dove c'è disperazione
possa il tuo
mantello coprire coloro che soffrono
e possa la pace
finalmente colmare i nostri cuori
e abbracciare il
mondo.
Insegnaci ad
agire con correttezza
e a
rispettare l'intero creato.
Il Fuoco della
Dea Brigid è l’ultimo
esempio di fiamma
perenne di cui si abbia notizia dall’antichità
pagana ad
oggi in Europa.
Pare che
anticamente, a Kildare, in Irlanda, nei pressi di una grande quercia
(“Cill
Dara”= “Tempio della Quercia”) vi fosse
un centro di culto druidico e che
un
“Fuoco di Brigid” vi bruciasse già da
migliaia di anni in onore della dea Brigid,
Signora
trina dei fabbri, dei poeti e dei guaritori e protettrice delle greggi
e del raccolto.
Il
fuoco sacro era custodito a cicli di venti giorni da una
comunità di diciannove
sacerdotesse che
a turno lo sorvegliavano affinchè non si spegnesse.
Il ventesimo
giorno esso veniva affidato alla Dea stessa, che lo custodiva intatto
fino al giorno
successivo, quando la sacerdotessa del primo turno lo ritrovava
ancora acceso.
Niente di tanto dissimile, insomma, da quanto accadeva ad
esempio nei
santuari greci o nel tempio della dea Vesta a Roma, con il fuoco
custodito
dalle vergini
vestali.
Purtroppo l’avvento
del cristianesimo, così come è accaduto a molte
altre divinità del
culto antico,
anche Brigid fu “trasformata” in una
così detta santa.
St.Brigid
fondò l’abbazia e la chiesa di Kildare nel 480
d.C., nel sito oggi occupato dalla St.Brigid’s Cathedral.
Secondo alcuni studiosi si sarebbe trattato appunto di un
evoluzione a
partire da un santuario druidico di sacerdotesse convertite al
cristianesimo. Il fuoco continuò così a bruciare
ininterrottamente, semplicemente perché le diciannove
sacerdotesse erano state costrette a
diventare diciannove suore cristiane.
Giraldus
Cambrensis (Geraldo di Galles) riferisce a proposito del fuoco perenne
che ancora bruciava all’epoca della sua visita, nel 1185:
“A
Kildare, nel Leinster, che la gloriosa Brigid ha reso famosa, vi sono
molti prodigi che meritano di essere ricordati. E il primo fra
tutti è il fuoco di Brigid che dicono sia inestinguibile,
non perché non possa essere estinto, ma perché le
sarcerdotesse lo hanno con così tanta cura alimentato che
non si è mai estinto dai tempi degli
Dei fino ad oggi. E nonostante una così gran
quantità di legna e per un così lungo periodo di
tempo vi abbia bruciato, le ceneri non vi si sono mai accumulate.
Benchè al tempo di Brigid vi fossero
venti sacerdotesse, di cui la ventesima era Brigid stessa,
dopo la sua morte fino ad oggi ve ne sono rimaste solo diciannove e
tale numero non è stato mai aumentato. Tutte in ordine
custodiscono il fuoco a turno, ciascuna nella sua notte. Alla ventesima
notte, l’ultima, la diciannovesima sacerdotessa
mette i ceppi nel fuoco dicendo:
<<
Brigid, custodisci il tuo fuoco, questa è la tua
notte.>>.
E il fuoco viene
lasciato e così ritrovato il mattino seguente.”
“Il
fuoco è circondato da un cerchio fatto di vimini che nessun
uomo può attraversare.
E se per caso uno
osa entrare (e qualche avventato ci ha provato) non può
sfuggire alla vendetta divina. Solo alle donne è permesso
soffiare sul fuoco e non con la bocca ma con il
mantice…”
Almeno due
vescovi hanno tentato di far estinguere il fuoco a causa delle sue
implicazioni
pre-cristiane ma
senza successo. Nel 1220 il vescovo Henry di Dublino,
nell’intento di sopprimere le pratiche pagane, fece
estinguere la Fiamma perenne di Kildare e l’abbazia fu
saccheggiata.
La Sacra Fiamma
tuttavia venne alla fine riaccesa e continuò a bruciare fra
alterne vicende.