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LOKI
Loki pur
appartenedo alla stirpe degli Asi è imparentato con i demoni
del male e ha generato con la gigantessa Angrbodha tre creature
mostruose: il serpente Midhgardhr, il lupo Fenrir e la guardiana del
regno dei morti:Hel.
si dice
sia il padre di tutte le streghe: si racconta che un giorno
trovò un cuore di donna brucciacchiato nella cenere di un
fuoco, mangiando ne rimase gravido e cosi generò
le streghe!
Partorì
anche un altro figlio: il famoso cavallo di Odino. Successe
perchè quella volta si era trasformato in puledra.
In tantissimi
miti appare Loki trasformato in animale, questo perchè
conosce la magia!
E' il Dio della
menzogna, dell'inganno, del male, ma anche se non è
venerato, è indispensabile al mondo perchè
mantiene l'equilibrio dell'esistenza, infatti l'equilibrio
può esistere solo dalla presenza di due opposti: se mancasse
il male non potrebbe esserci il bene!
Cosi malgrado il
suo comportamento non sempre cristallino e corretto, Loki è
accettato dagli Dei, anzi, nei miti si racconta che spesso lo vanno a
cercare per chiedergli consiglio ed aiuto, sarà anche per la
sua grande astuzia. E il Dio si trova, suo malgrado, ad aiutare gli Dei
"buoni" perchè sa che la lotta finale dovrà
avvenire solo al momento stabilito.
Ma non perde
occasione il Dio di combinare disastri e divertirsi malignamente alle
volte mettendo in pericolo gli Dei.
Soltanto la Morte
di Balder non gli viene perdonata: passerà il resto dei
giorni incatenato e torturato del veleno di un serpente. Ma quando
verrà la fine del mondo sarà proprio lui a
capeggiare le forze del male nella battaglia contro gli Dei!
Il Cavallo di
Odino
Quando finalmente
ci fu la pace tra Asi e Vani si controllarono i danni provocati dalla
guerra nell'Asgardhr. Il grande muro della fortezza era quasi distrutto
e gli Dei pensarono di costruirne uno nuovo, il più robusto
possibile: era importante per essere al riparo dagli eventuali attacchi
dei giganti.
Fu allora che si
fece avanti un uomo, che si offri di costruire la fortezza. Promise di
eseguire il lavoro in diciotto mesi ma in cambio voleva, il sole, la
luna e la Dea Freya.
gli Dei gli
fecero un altra proposta: il lavoro doveva essere svolto in soli sei
mesi e l'uomo doveva far da solo, senza l'aiuto di altre persone. Se,
trascorso quel periodo il muro fosse stato incompleto, egli avrebbe
perso quanto pattuito.
L'uomo
accettò ma, grazie all'intervento di Loki, gli fu permesso
di usare il suo cavallo nel lavoro. Il contratto venne stipulato in
presenza di testimoni e sancito con solenni giuramenti. Il lavoro
iniziò.
Durante il giorno
l'uomo si dedicava alla costruzione del muro, la notte invece
trasportava con il cavallo le pietre che gli servivano il giorno dopo,
ed era davvero impressionante il peso che riusciva a caricare sulla
bestia.
Mancavano pochi
giorni alla data della fine del lavoro e la fortezza era quasi
ultimata: l'uomo, che non era un uomo ma un gigante, voleva sbrigarsi
sia per la ricompensa sia perchè si aspettava da un momento
all'altro l'arrivo di Thor (impegnato lontano a combattere contro altri
giganti). E Thor e il suo martello Mjollnir facevano paura!
gli Dei erano
preoccupati per il sole e la luna ma sopratutto per Freya, cosa fare?
Poi si
ricordarono che Loki si era adoperato perchè all'uomo fosse
concesso di utilizzare il suo cavallo nel lavoro e lo andarono a
cercare. Gli assicurarono ogni male possibile se non avesse trovato una
soluzione al problema e Loki, spaventato, giurò che
l'avrebbe trovata.
Quella notte,
mentre il gigante caricava il cavallo, si sentì un nitrito
provenire dal bosco:
era Loki
trasformato in puledra. Il cavallo del gigante corse nel bosco e il
gigante dietro di lui. Andò avanti cosi tutta la notte, con
i due cavalli che si rincorrevano e il gigante dietro di loro che
chiamava disperatamente la sua bestia.
La mattina fu
chiaro che la costruzione non sarebbe stata finita in tempo.
Il gigante in
preda all'ira, rivelò la sua natura e Thor, appena tornato,
gli spaccò la testa con il suo maretllo Mjollnir.
Loki
partorì un puledro grigio con sei zampe: il suo nome
è Sleipnir, è un destriero portentoso ed
è il cavallo di Odino.
( da I cancelli
di Asgard )
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