Persecuzioni
religiose riassunto completo. (Da un blog di
storia alternativa)
Iniziano
alcuni articoli di storia alternativa....Tutti
sui nostri libri scolastici crediamo di aver
studiato la storia, divisa in buoni da una parte
e cattivi dall'altra. Voglio ricordare che la
storia, come materia, è sempre stata scritta dai
vincitori, mai dai vinti e che spesso coloro che
vincevano non erano i migliori, ma solamente i
più potenti, i più violenti e con meno
scrupoli...Nei libri che sono costretto ad usare
a scuola, per esempio, si parla abbondantemente
dei martiri cristiani, mandati a morire sbranati
dal Nerone o Diocleziano di turno. Martiri ed
eroi della fede. Nessuno si è mai chiesto però
come mai il "Pontifex Maximum", carica
attribuita all'imperatore (ed oggi detenuta dal
papa), all'epoca era garante di tutte le
religioni e di tutti i culti. Nell'impero romano
coesistevano decine di culti diversi e tutti
erano tutelati e rispettati.....perchè dunque
questo accanimento solamente contro i cristiani?
Io conosco bene le risposte, ma sarebbe più
interessante, prima di darvele, lasciarvi con la
curiosità e con il desiderio di scoprirlo un po'
da soli. Intanto, come controcultura, vi allego
questo...
PERSECUZIONI CONTRO I CRISTIANI
Tacito scrisse di una persecuzione contro i
Cristiani sotto Marco Aurelio, di una seconda
con Decio e Valeriano e di una terza, detta la
"grande persecuzione", con Diocleziano. Finirono
con l'editto di Nicomedia del 311 emanato
dall'imperatore Galerio, confermato dall'editto
di Milano del 313 promulgato da Costantino I.
CRISTIANI GIUSTIZIATI NEL CIRCO MASSIMO
I Cristiani avrebbero potuto evitare il martirio
sacrificando agli Dei romani senza rinunciare
alla propria fede, mentre ai pagani questo non
fu concesso, essi dovevano cancellare la propria
fede e convertirsi. Ai pagani non avrebbe dato
fastidio un Dio in più, ce n'erano parecchie di
divinità straniere a Roma, nelle caserme e nei
circhi c'erano sacelli dove ognuno pregava al
suo Dio, con una tolleranza che fece di Roma un
faro di civiltà. Il martirio più grande fu
quello riservato ai pagani e riguardò l'intero
impero romano, d'occidente e d'oriente.
Nelle fonti agiografiche cristiane si ricordano,
tra la seconda metà del I sec. e gli inizi del
IV, 10 principali persecuzioni contro i
cristiani, avvenute sotto gli imperatori:
Nerone, Domiziano, Traiano, Marco Aurelio,
Settimio Severo, Massimino Trace, Decio,
Valeriano, Aureliano e Diocleziano.
La prima persecuzione, quella di Nerone,
testimoniata anche da Tacito, scoppiò nel 64
quando i cristiani furono accusati di avere
appiccato il Grande incendio di Roma che
distrusse gran parte della città di Roma.
Secondo la tradizione, in questa persecuzione
furono uccisi gli apostoli Pietro e Paolo.
Nei successivi due secoli e mezzo il
cristianesimo rimase sempre una religione
illegale e i cristiani rei di empietà quando
rifiutavano i sacrifici agli Dei romani. Ma alle
dieci "grandi persecuzioni" sopra elencate si
alternarono periodi di tranquillità e
tolleranza. Le stime dei martiri cristiani non
sono chiare. Le fonti agiografiche in genere non
forniscono dati attendibili e nel I e II secolo
non vi fu alcun decreto imperiale che ordinasse
una persecuzione organizzata dei cristiani a
causa delle loro fede. Le uccisioni e le
condanne furono episodi circoscritti, legati a
colpe concrete che venivano loro attribuite, e
furono accompagnate anche da atteggiamenti
favorevoli in qualcuno degli imperatori.
La grave crisi del III secolo dell'impero fu
invece causa di un atteggiamento in generale di
maggiore ostilità, anche per il maggior peso
assunto dalle comunità cristiane, soprattutto
nelle regioni orientali dell'impero. Le
persecuzioni cessarono con l'editto di Milano
del 313, nel quale Costantino I riconobbe la
libertà di culto ai cristiani, pur permettendo
la professione del paganesimo. Giuliano
l'Apostata, ultimo imperatore pagano di Roma,
non vietò il culto cristiano, perchè sosteneva
la libertà di culto. Solo vietò ai cristiani di
insegnare la letteratura greca e romana, che i
cristiani avversavano e condannavano, spesso in
modo violento, tanto che un altro elemento del
dissidio cristiano con l'imperatore Giuliano fu
una condanna a pagare la ricostruzione di uno
dei templi pagani incendiati dai cristiani. Nel
380 l'imperatore Teodosio I emanò l'editto di
Tessalonica con il quale proclamava il
cristianesimo religione ufficiale dell'impero
romano, vietando drasticamente ogni altro tipo
di culto sotto pena di morte e di confisca di
tutti i beni familiari, dando inizio così alla
persecuzione dei pagani.
Anno 40 d.c. -
A causa dei tumulti tra Cristiani ed Ebrei
l'imperatore Claudio li fece cacciare entrambi
da Roma. Ebrei e Cristiani infatti predicavano
il loro credo come unico e vero, per cancellare
qualsiasi altra religione. Nessuna delle
religioni pagane si era mai imposta con la
forza, nè aveva cercato di abolire le altre
religioni. La persecuzione di cristiani ed ebrei
nacque da questo, perchè predicavano contro le
altre religioni e pretendevano di abolirle,
compreso il culto dell'imperatore, il che
rappresentava una minaccia allo stato.
Anno 64 d.c. -
Si pensa sia stato Nerone a ordinare l'incendio
di Roma, ma non ci sono prove a riguardo.
Fattostà che per stornare i sospetti la colpa
venne data ai cristiani. Pur essendo stati
espulsi da Claudio, a causa dei tumulti continui
tra cristiani ed ebrei, molti cristiani erano
rimasti a Roma fondando una importante comunità,
aderita soprattutto da schiavi e liberti. Prima
sarebbero stati arrestati quanti confessavano e
in seguito, su denuncia di questi, ne sarebbero
stati condannati moltissimi altri. La
persecuzione fu feroce e sanguinosa. Secondo la
tradizione fu allora che San Paolo venne
decapitato e San Pietro fu crocefisso a testa in
giù.
Anno 95 d.c. -
Flavio Clemente, fratello dell'imperatore
Vespasiano, e sua moglie Flavia Domitilla,
vennero fatti uccidere da Domiziano. Dione
Cassio: "Domiziano mandò a morte con molti
altri, Flavio Clemente, allora console, benché
fosse suo cugino e avesse in moglie Flavia
Domitilla, sua parente. Entrambi furono
condannati per il delitto di ateismo. Secondo
questi capi di accusa furono condannati molti
altri, che avevano seguito i costumi giudaici:
molti uccisi, altri puniti con la confisca dei
beni." La condanna per ateismo non esiste nel
diritto romano, e per giunta l'evento non è
suffragato da altri storici, mentre si suppone
che Flavio avesse ordito insieme alla moglie e
altri una congiura contro l'imperatore.
Anno 126 d.c. -
Con un decreto Adriano vietò la circoncisione,
la pubblica lettura della legge mosaica e
l'osservanza del sabato. In una lettera inviata
al proconsole della provincia d'Asia,
l'imperatore stabilì che il cristiano,
incriminato per la sua fede, doveva essere
processato solo se l'accusatore dimostrava con
prove concrete la trasgressione delle leggi (e
la condanna doveva essere in rapporto al reato
effettivamente commesso), altrimenti sarebbe
stato il querelante a subire i rigori della
legge.
Anno 250 d.c. -
Plinio il giovane, in qualità di legato nella
provincia di Bitinia, riportò gli ordini di
Decio Traiano sull'obbligo per tutti i cittadini
romani di sacrificare agli Dei dello Stato; in
cambio avrebbero ricevuto un libellus attestante
l'avvenuto sacrificio. Comunque l'ordine non
voleva colpire proprio il Cristianesimo, perchè
riguardò tutti i culti, anche egizi e asiatici.
Coloro che si rifiutavano venivano accusati di
empietà, con l'arresto, l'imprigionamento, la
tortura e la morte.
Secondo lo scrittore cristiano Eusebio di
Cesarea, Traiano agì contro il predecessore
Filippo l'Arabo che era stato cristiano, ma
anzitutto la notizia sembra falsa, poi
l'imperatore volle solo restaurare la religione
degli avi, senza però precludere che accanto
alla religione di stato ognuno potesse vivere la
propria.
Anno 257 d.c
Valeriano emanò un primo editto che imponeva a
vescovi, preti e diaconi di sacrificare agli
Dei, pena l'esilio, e proibì inoltre ai
cristiani le assemblee di culto.
Anno 258
Un secondo editto inasprì le pene per chi
rifiutava il sacrificio e aggiunse la confisca
dei beni per i senatori e cavalieri, con un
provvedimento destinato soprattutto a
rimpinguare le casse statali.
Gravi persecuzioni afflissero il Nord Africal
nel III sec. spaccando la comunità cristiana in
fedeli e lapsi, coloro che avevano
temporaneamente abiurato la loro fede per
salvarsi. Il martirio era d'obbligo per cui a
Cartagine si tennero consigli e si fecero lotte
sul rientro dei lapsi nella comunità religiosa.
Dapprima si discusse se il martirio potesse
equivalere al suicidio e pertanto un peccato
mortale, poi si decise che i martiri erano
esempi da seguire perchè Dio amava chi si faceva
martirizzare per Lui. I martiri divennero santi
e i lapsi traditori per molti.
I Novaziani
Questo fanatismo fece sorgere in quest'epoca i
Novaziani, anch'essi cristiani ma perseguitati
in seguto dall'imperatore cattolico Costanzo II,
per cui Cristo non era della sostanza di Dio,
come affermavano i
Novaziani, ma solo simile a Dio.
In Anatolia i Novaziani uccisero i soldati
inviati dall'imperatore per costringerli ad
accettare il suo credo.
Dopo la morte di Costanzo i Novaziani furono
protetti dall'imperatore Giuliano che era
pagano, mentre l'ariano e cristiano Flavio
Valente li perseguitò di nuovo e l'imperatore
Onorio nel 412, li iscrisse come eretici, quindi
punibili con la morte.
Anno 257 d.c. .
L'imperatore Valeriano emise un editto che
imponeva a vescovi, preti e diaconi di
sacrificare agli Dei, pena l'esilio, e proibì
inoltre ai cristiani le assemblee di culto. Nel
258 inasprì le pene per chi rifiutava il
sacrificio e aggiunse la confisca dei beni per
senatori e cavalieri.
UCCISIONI DEI CRISTIANI NEL COLOSSEO
Anno 260 -
L'imperatore Gallieno, a differenza del padre,
che aveva perseguitato i cristiani, promulgò
editti in cui concedeva la libertà di culto,
concesse a tutti i cristiani di rientrare
dall'esilio e restituì alle chiese i loro beni.
Eusebio di Cesarea loda Gallieno per i suoi
editti di libertà religiosa.
La "pace" instaurata da Gallieno con i cristiani
durò fino alle persecuzioni di Diocleziano nel
303. Inoltre la promulgazione di editti
riconobbe anche la comunità cristiana, cosa mai
accaduta in precedenza.
Anno 303 d.c. -
sotto Diocleziano, la persecuzione fu molto
violenta nella parte orientale dell'impero,
sotto il dominio del Cesare Galerio. Venne
ordinata la distruzione di chiese e libri sacri
e a tutti i cittadini venne richiesto di
sacrificare agli Dei.
Le persecuzioni terminarono nel 311 con l'editto
di Nicomedia, emanato dagli augusti Galerio,
Costantino I e Licinio.
PERSECUZIONI CONTRO PAGANI ED ERETICI
Le persecuzioni della chiesa contro i pagani
sono più pesanti di quanto non abbiano fatto i
pagani contro di loro. Molte persecuzioni furono
contro gli stessi cattolici, a volte per credo
un po' diversi, o per piccole differenze nel
credo.
DIFFUSIONE DEL CRISTIANESIMO Fino al V SECOLO
Questo perchè la religione cristiana attinse da
diversi miti. La Triade divina ad esempio,
presente a Roma, in grecia, tra gli etruschi e
nei paesi orientali, aveva una divinità
dominante e due divinità minori, per cui fu
difficile pensare che le tre persone della
trinità fossero dello stesso potere. Inoltre la
trinità era composta da elementi maschili e
femminili, mentre la trinità cattolica era solo
maschile.
Per giunta il Cattolicesimo nacque come corrente
eretica che determinò lo scisma tra la chiesa
d'oriente, quella originaria e ortodossa e
quella d'occidente, la cosiddetta del Filioque.
Per cui la chiesa eretica perseguitò le eresie.
Anno 54 d.c.
L'apostolo Paolo attacca il culto di Diana
Efesina, difesa dai proseliti che gridarono
ovunque: Grande è Diana Madre degli Efesini. Il
culto fu così sentito che nei secoli in cui
impazzò l'eccidio e il martirio dei Greci
affinchè si comvertissero al culto cristiano, si
ritenne opportuno fondare nel posto della Diana
Efesina il culto della Madonna, culto che la
Chiesa cattolica non aveva affatto contemplato,
essendo una religione maschile.
Anno 250 circa - Eresia di Saturnino
Saturnino di Antiochia, discepolo di Simone Mago
e di Menandro, sostenne che il Padre Celeste
creò gli angeli e le anime umane. Il Demiurgo,
essere celeste perverso e malvagio, sorta di
cattivo angelo invidioso, che Saturnino
identifica con il feroce dio ebraico Jahwé,
volle imitarlo creando il mondo fisico e i corpi
umani.
Quando le anime decaddero dalla loro condizione
originaria, furono imprigionate dal malvagio
Demiurgo nei corpi materiali che egli stesso
aveva creato. Per Saturnino i suoi discepoli non
si dovevano nutrire di carne, non dovevano
sposarsi nè procreare.La setta gnostica di
Saturnino venne perseguitata e sterminata.
Anno 301 -
Gregorio di Parzia il proselitista, durante una
calamità naturale, sfruttando la superstizione
orientale, riesce a battezzare cristiano il re
dell’Armenia Tridat III che ordina il massacro
dei sacerdoti pagani e la conversione in chiese
o case di predica di tutti i templi
dell’Anaitide, di Mithra, d’Ormousd e delle
varie divinità greco-romane. Tutte le
biblioteche dell’Armenia, fondate dai sovrani
ellenisti, furono incendiate in quanto "arche di
sapere demoniaco". Gregorio fu incoronato primo
vescovo del paese.
Anno 313 -
Licinio vince il 30 Aprile il pagano Augusto
dell’Oriente Maximus Dea, col suo esercito che
canta il Summe Sancte Deus! (Supremo e Santo
Dio). Lo sconfitto Dea dopo alcuni giorni emette
l'ordinanza di Nicomidia con la quale si applica
totale libertà religiosa a tutti coloro che
semplicemente sono sudditi del’Impero Romano.
Perseguito intanto da Licinio, il Dea si suicida
avvelenandosi. Dopo la morte, tutti i suoi
scritti e le statue furono distrutti da Licinio,
e dai cristiani.
Nel 313, Ario, fatto presbitero dal papa e
chiamato a condurre una chiesa di Alessandria,
combattè e perseguitò varie eresie come lo
Gnosticismo e il Modalismo o Sabellianismo, ma
nel 319 entrò in contrasto col nuovo vescovo,
Alessandro, accusandolo di insegnare che il
Figlio fosse identico al Padre, mentre Ario
pretendeva fosse di natura inferiore. Il vescovo
fece scomunicare Ario accusandolo di eresia, ma
Ario fuggito in Palestina, fu accolto a braccia
aperte insieme alle sue dottrine da Eusebio di
Nicomedia.
Anno 314 -
Immediatamente dopo la sua piena legalizzazione,
la chiesa cristiana attacca i pagani: il
concilio di Ancirra denuncia il culto della Dea
Artemide, come culto stregonico e adoratore del
demonio. Costantino attaccò e perseguitò i
Donatisti, cristiani che non riconoscevano i
sacramenti somministrati da preti che avevano
abiurato per salvare la pelle ed erano poi
tornati cristiani.
L'imperatore Costantino desiderava nelle sue
mani il potere sia civile che sacro, come era
accaduto prima del cristianesimo dove
l'imperatore era anche Potefice Massimo. Però
con il cristianesimo le religioni entrano in
conflitto, perchè esso dichiara false tutte le
altre. Allora Costantino per decidere il
conflitto raduna i suoi consiglieri e chiede
quale religione stabilire come unica ufficiale,
quindi degna di essere pagata dallo stato, nei
sacerdoti, nei templi e nei riti. I consiglieri
sono dibattuti tra la religione mitraica e la
cristiana che hanno pressappoco uguale seguito,
ma la mitraica è esclusa alle donne e in più ha
un lato misterico che molti non sono in grado di
comprendere. Così Costantino dichiara il
cristianesimo religione ufficiale dell'impero
romano.
Anno 315 -
Il 13 Agosto si svolge una gara tra dodici
rabbini Ebrei ed il noto "esorcista" vescovo
Silvestro, grande persecutore di pagani, fatto
santo per questo, proveniente da Roma, per
decidere se l'imperatore Constantino, e sua
madre Elena, adotteranno l'ortodossia Giudea
oppure il cristianesimo. Silvestro vince la
previsione, ed Elena meravigliatasi lo fa
diventare suo personale "spirituale", incurante
del fatto che egli fa il guaritore, e pertanto è
stregone.
Inizia la persecuzione agli Dei pagani e ai suoi
fedeli, a Didima, in Asia minore, viene
saccheggiato l'oracolo del Dio Apollo e i
sacerdoti pagani vengono torturati sino alla
morte. I pagani vengono allontanati dal Monte
Athos e sono distrutti tutti i templi greci del
luogo.
Anno 319 -
Constantino esonera la chiesa completamente
dalle tasse ed i preti cristiani dai doveri
militari.
Anno 324 -
Costantino dichiara il cristianesimo l'unico
culto ufficiale dell'Impero. Saccheggiò
l'oracolo di Apollo nella città di Didima in
Asia minore, torturò tutti i sacerdoti e li
uccide, con l'accusa di alto tradimento. Nel
sacro Monte Athos uccise i sacerdoti e i civili
pagani distruggendone tutti i templi e santuari.
Anno 325 -
L'imperatore Costantino convocò un concilio a
Nicea, il primo concilio cattolico, per dirimere
la questione fra cattolici ortodossi e ariani.
La maggioranza dei vescovi aderì al “Credo
Niceno”, in cui la natura di Cristo era
consustanziale, col Padre, da lui generato, e
non creato. L'arianesimo fu condannato, gli
Ariani perseguitati e uccisi. Ario fu mandato in
esilio e i suoi libri vennero bruciati.
Anno 326 -
L'imperatore Costantino, per volere di sua madre
Elena, che viene proclamata santa, ammazza la
sua prima moglie Fausta. Elena si recò coi suoi
"padri spirituali" a Gerusalemme, dove, anche se
la legislazione in Giudea prevedeva
l'incenerimento di tutte le croci dopo le
esecuzioni, scoprì la cosiddetta "santa croce"
dove era stato crocifisso secondo la tradizione
cristiana il rabbino Jeshua.
Sempre per suggerimento di Elena, suo figlio
rade al suolo il tempio del Dio della medicina
Asclepiò in Aiges di Cilicia ed usa le sue
colonne per costruire chiese. Inoltre distrugge
il tempio di Venere a Gerusalemme perché
sovrastante l'ipotetica tomba del rabbino
Jeshua, ma anche il tempio di Venere e Cupido e
di Asclepio a Roma, e quello di Asclepio in
Aigeai, in Cilicia e molti templi della Dea
Afrodite in Gerusalemme, Afaka, Mambre,
Feniciea, Baalbek, ecc.
Anno 330 -
L'imperatore Costantino ruba i tesori e le
statue dei templi pagani della Grecia per
decorare la Nuova Roma, Costantinopoli, la nuova
capitale dell'impero. I cristiani intanto
saccheggiano e incendiano a Bayeux il santuario
del Dio Celto-Romano, Apollo di Bayeux e
linciano i suoi sacerdoti.
Anno 334 -
Un nuovo decreto ordina la chiusura di tutti i
templi pagani. Alcuni di questi sono profanati e
trasformati in bordelli o sale da gioco per
disprezzo alla religione pagana. Sono
giustiziati molti sacerdoti pagani. Un nuovo
editto di Costantino ordina la distruzione dei
templi pagani e l'esecuzione di tutti gli
idolatri. Primi roghi di biblioteche in varie
città dell'impero. Le prime fabbriche di calce
vengono costruite vicino ai templi pagani già
chiusi, facendo a pezzi statue e decorazioni
marmoree per trasformarle in calce. Il tempio di
Venere e Roma sulla via Sacra farà questa fine
insieme a tanti altri.
Anno 335 -
Anno della famosa "Donazione Costantiniana",
dove Costantino avrebbe donato a papa Silvestro
I, dignità e diritti imperiali su Roma, l'Italia
e l'occidente. La falsificazione viene scoperta
nel 1440 da Lorenzo Valla, confermata oggi dai
nuovi metodi di indagine scientifica sulla carta
della dichiarazione che la fanno risalire
all'VIII sec. e fornita nonchè stilata dagli
abati del conventi di Cluny.
L'imperatore Costantino saccheggia molti templi
Pagani dell’Asia Minore e della Palestina e
ordina l'esecuzione per crocifissione di "tutti
i maghi e indovini". Vengono così crocifissi
come colpevoli del cattivo raccolto di
quell’anno tutti gli "oracoli e gli accusati di
magia". Con loro è martirizzato anche Sopatrus,
filosofo neoplatonico che aveva difeso il
paganesimo e la filosofia.Inizia così il
secolare processo alle streghe, continuato in
Europa con l'ultimo rogo nel XVIII sec. in
Francia.
Anno 337 -
Muore Costantino e sembra che prima di morire si
sia convertito all'arianesimo (dottrina
eretica), ma la chiesa, nonostante i massacri le
persecuzioni e i familiari uccisi, tra cui la
moglie e il figlio, lo fa santo.
Intanto Patrizio, capo della setta dei
Patriziani, sostiene che i corpi umani non
furono creati da Dio ma dal Maligno per
imprigionarvi dentro le anime che l’Altissimo
aveva inviato sulla Terra. Egli infatti riteneva
che le anime tendono verso la Luce, ma
imprigionate negli involucri di carne finiscono
col peccare. Con la morte l’anima riacquisterà
la libertà tornando alle eterne beatitudini
celesti.
Perciò, affermava Patrizio, la morte era un
evento lieto, liberatorio, e la sua predicazione
eretica raccoglieva adepti e proseliti
soprattutto tra i poveri, gli emarginati, per i
quali la vita era un peso insopportabile.
Molti suoi seguaci giunsero a suicidarsi e a
darsi spontaneamente la morte pur di affrettare
la liberazione della propria anima. Ma quando si
suicidarono alcuni giovanissimi di nobili
famiglie, le autorità imperiali lo fecero
arrestare e processare. Condannato come
“corruttore di giovani menti”, “istigatore al
suicidio” e “perturbatore dell’ordine pubblico”,
anche Patrizio, venne condotto al patibolo, dove
fu decapitato, e la sua setta venne perseguitata
e dispersa con tale violenza che, nel volgere di
pochi decenni, si estinse del tutto.
Anno 341 -
BUSTO DI GERMANICUS
VANDALIZZATO
L'imperatore succeduto a Costantino, Flavio
Giulio Costanzo perseguita "tutti gli indovini e
gli ellenici”. Molti pagani greci sono
imprigionati o giustiziati. Con un editto proibì
i sacrifici pagani, poi fece chiudere tutti i
templi pagani proibendone l'accesso, ma molti
proseguivano in privato il culto pagano.
Quando l'usurpatore Magnenzio vinse Costante ne
revocò le leggi antipagane, permettendo la
celebrazione di sacrifici notturni, ma dopo la
sua sconfitta nel 353 da parte di Costanzo II
tali riti furono nuovamente proibiti.
Nonostante le proteste e le preghiere dei
senatori, Costanzo fece rimuovere l'altare della
Vittoria dalla curia del Senato romano a seguito
delle proteste dei senatori cristiani. Questo
era un altare storico di culto di Stato, dove
dai tempi della repubblica c'era la statuina
tutta d'oro della Nike, o Dea Vittoria. Secondo
la tradizione tutti i giorni ogni senatore,
prima di entrare nel Senato faceva un'offerta
all'altare sotto forma di incenso e vino.
L'altare fu successivamente riposizionato dopo
la partenza di Costanzo, forse in segreto o per
ordine dell'imperatore Giuliano, ma intanto la
preziosa statuina venne fusa.
Anno 346 -
Nuove persecuzioni su larga scala contro i
pagani di Costantinopoli. Viene bandito il
famoso oratore Libanius, accusato di essere un
“mago”.
Anno 353 -
Un decreto di Costanzo ordina la pena di morte
per tutti coloro che pratichino sacrifici e
idolatria.
Anno 357 -
Costanzo tuttavia celebrò i suoi vicennalia
(venti anni di regno) visitando la città di Roma
e in qualità di pontefice massimo, conferì
titoli sacerdotali e confermò i privilegi delle
Vestali; venne inoltre emanata una legge che
confermava le prerogative dei sacerdoti pagani.
Però, soprattutto nelle regioni orientali
dell'impero, si operò la distruzione di sculture
di divinità pagane ad opera di gruppi di
cristiani fanatici, che secondo la propaganda
cattolica, vedevano demoni negli Dei pagani. La
Dea Venere, chiamata anche Luxfero, cioè "sono
portatrice di luce", diventò Lucifero, Astarte
detta anche Astaroth divenne un demone, e la Dea
Fortuna Mammona divenne Mammona il diavolo
citato nei vangeli. Furono distrutte così
montagne di statue greche e romane di
incomparabile valore e bellezza, un capitale
culturale ed artistico sottratto all'umanità.
Anno 357 -
Costanzo proibisce tutti i metodi di
divinazione, compresa l'astrologia.
Anno 359 -
In Skytopolis, Siria, i cristiani organizzano il
primo fra i tanti campi di concentramento per la
tortura e l’esecuzione dei pagani arrestati in
qualsiasi parte dell’Impero. L'adorazione dei
Dioscuri è dichiarata fuori legge perché fondata
sulla magia, cosi si sigillano i santuari e si
uccidono i sacerdoti.
Anno 361 fino al 363 -
La tolleranza religiosa e la restaurazione dei
culti pagani sono nuovamente dichiarate a
Costantinopoli, il 1° dicembre 361,
dall'imperatore Flavio Claudio Giuliano, il
successore di Costanzo II. Per quanto educato
alla fede cristiana, egli rimase pagano nel
cuore nascondendo il suo credo, come si
evidenzia nelle sue lettere, per paura di venire
ucciso dai cristiani. Confessò nelle sue lettere
di aver trovato molta più pietà e giustizia tra
i pagani che tra i livorosi cristiani.
In seguito si fece iniziare ai Misteri della
Grande Madre Cibele e a quelli del Mitraismo,
ripristinò i culti tradizionali e ne tentò una
riforma, chiamando il nuovo culto "Ellenismo",
ma le sue riforme non ebbero successo, forse
anche a causa della brevità del suo regno. Egli
era per la libertà di culto.
Assassinio dell'imperatore Giuliano ad opera di
un cristiano del suo seguito, che lo ammazzò a
tradimento mentre combatteva contro i Persiani.
Ricominciano le persecuzioni.
Anno 364 -
L'imperatore Flavio ordina di bruciare la
biblioteca di Antiochia. e l’11 settembre,
ordina la pena di morte per tutti i pagani che
praticano il culto antico degli Dei ancestrali o
praticano la divinazione ("sileat omnibus
perpetuo divinandi curiositas"). Tre decreti
differenti (4 febbraio, 9 settembre, 23
dicembre) ordinano la confisca di tutte le
proprietà dei templi pagani, punendo con la pena
di morte tutti coloro che praticano rituali
pagani, inclusi quelli fatti privatamente.
Anno 365 -
Un decreto imperiale, del 17 novembre, proibisce
ai funzionari pagani di comandare i soldati
cristiani.
Anno 370 -
L'imperatore Valente ordina una tremenda
persecuzione contro i pagani in tutta la parte
orientale dell’Impero. Ad Antiochia si
giustizia, in mezzo a molti altri pagani, l’ex
governatore Fidustius e i sacerdoti Hilarius e
Patricius e vengono torturati o ammazzati
migliaia di innocenti i quali semplicemente si
rifiutano di tradire il culto tradizionale dei
loro avi. Si bruciano numerosi libri nelle
piazze delle città dell'Impero dell’est. Si
perseguitano tutti gli amici di Giuliano
(Orebasius, Sallustius, Pegasius, ecc.). Viene
bruciato vivo il filosofo Simonides e decapitato
il filosofo Maximus.
Anno 372 -
L'imperatore Valente ordina al governatore
dell'Asia, Fisto di sterminare tutti i Gentili e
distruggere le loro opere. Persone terrorizzate
incominciano a bruciare da soli le loro librerie
per scampare il pericolo. Gli altri sono
consegnati ai boia. Infinite le delazioni, il
clima è di terrore.
Anno 373 -
Nuova proibizione di tutti i metodi di
divinazione. Il termine "pagano" è introdotto
dai cristiani per disprezzare i gentili.
Anno 375 -
San Martino completa la distruzione dei Templi
Gentili della Galatia e sulle macerie costruisce
monasteri. I cristiani dell’impero orientale
sigillano il santuario di Asclepio ad Epidavros
e penalizano anche le manifestazioni del culto
locale, comprese le interpretazioni teatrali.
Anno 380 -
Il 27 febbraio, un editto dell’imperatore Flavio
Teodosio converte il cristianesimo in religione
esclusiva dell’Impero Romano, proclamando:
“tutte le nazioni che sono soggette alla nostra
clemenza e moderazione devono continuare a
praticare la religione che fu introdotta ai
romani dal divino apostolo Pietro”. Vieta tutte
le religioni tranne quella cristiana e tutti i
non cristiani sono "schifosi, eretici, stupidi e
ciechi". Il vescovo di Milano Ambrogio (poi
fatto santo) è autorizzato a distruggere tutti i
Templi dei Gentili e costruire chiese sulle loro
fondamenta.
La folla cristiana sobillata dai preti attacca
il santuario greco di Eleusina, lo profana e
minaccia di linciare i saccerdoti Nestorius e
Priskus. Il novantacinquenne ierophante
Nestorius, pieno di tristezza e indignazione,
chiude gli antichissimi Misteri Eleusini (durati
ben 1500 anni) e preannuncia l'inizio sulla
terra del regno del buio spirituale.
L'imperatore Teodosio in una sua ordinanza
chiama "non sani di mente" tutti coloro che non
sono d'accordo con la dottrina cristiana della
Santa Trinità e vieta ogni disaccordo con il
volere della Chiesa.
Anno 381 -
12 maggio, Teodosio priva di tutti i loro
diritti i cristiani che tornano a praticare la
religione pagana a cui sono stati obbligati. In
tutta la parte orientale dell’Impero si
saccheggiano o si bruciano i templi e le
biblioteche pagane. Il 21 dicembre, Teodosio
proibisce anche la semplice visita ai templi
ellenici. A Costantinopoli il tempio della Dea
Afrodite diventa, in segno di disprezzo, un
bordello, mentre il tempio di Helios e Artemide
una stalla.
Anno 382 -
L'imperatore d'Occidente Graziano ordina lo
spegnimento "dell'eterno" Sacro Fuoco della Dea
Vesta. Il cospicuo patrimonio delle sacerdotesse
imprigionate, si trasferisce alla Chiesa.
L'ultima di esse, prima di chiudere il tempio
brucia il Palladio, la sacrara immagine lignea
dell'antica Pallade-Atena perchè non cada in
mani nemiche.
Anno 384 -
L'imperatore Teodosio ordina al prefetto
pretoriano Maternus Cynegius, un devoto
cristiano, di cooperare con i vescovi locali e
distruggere i templi dei pagani nel nord della
Grecia e in Asia Minore. I gentili Vezio Agorio
Pretextatus (governatore di Pretorio) e Aurelio
Simacho (governatore del Asti), autorizzati dal
Senato, chiedono all'erede di Graziano, Valente
II, di reinstallare l'altare della Vittoria. Il
vescovo Ambrosio minaccia di scomunica il
giovane imperatore e la richiesta viene
respinta. L'illuminato Pretextatus muore in
tristezza pochi mesi dopo. Teodosio ordina al
prefetto pretoriano dell’Oriente il fanatico
Maternus Cynegius il quale in cooperazione con i
vescovi delle varie località, recluta eserciti
di monaci e laici per la distruzione dei Templi
Gentili della Grecia del Nord e dell’Asia
Minore.
Anno 385 fino al 388 -
Maternus Cynegius, animato dalla sua fanatica
sposa e dal vescovo (Santo) Marcellus, percorre
con le sue bande tutto il paese, sequestrando e
distruggendo cento templi ellenici, santuari e
altari. Tra questi fu distrutto il tempio di
Odessa, il Cabeireion di Imbros, il tempio di
Zeus ad Apamea, il tempio di Apollo a Dydima e
tutti i templi di Palmyra. Migliaia di innocenti
pagani in tutto l’Impero vengono martirizzati
nel campo di concentramento di Skythopolis.
Nei campi della morte di Skithopolis decine di
migliaia di gente innocente subisce il martirio:
"E dalle più remote località del Impero
trascinavano incatenati innumerevoli cittadini
di ogni età, e classe sociale. E molti di loro
morivano nel percorso ò nelle prigioni locali. E
coloro che riuscivano a sopravvivere, finivano a
Skithopolis, una remota città della Palestina,
dove avevano piazzato i strumenti delle torture
e delle esecuzioni" scrive Marcellino Amiano.
Contemporaneamente subisce la prima condanna
Priscilliano, per cui questo mondo è creato dal
demonio ma ogni anima umana è legata ad un astro
e questo, con i suoi benefici influssi, può
aiutarla a sottrarsi alla prigionia della
materia. Per lui le anime, per elevarsi verso la
sfera spirituale, devono mortificare il corpo
immondo attraverso l’abbrutimento dei piaceri
carnali, ma non si sa se ciò era davvero pensato
da Priscilliano e dai suoi o fu infamato per
giustificarne la condanna. Priscilliano venne
arrestato e condannato, prima dal potere
ecclesiastico e poi da quello imperiale,
nonostante fosse stato nominato Vescovo di
Avila.
Nel 380 subì una prima condanna e fu
incarcerato. Nel 385, fu condotto a Treviri, in
Germania, al cospetto dell’imperatore,
l’usurpatore Magno Massimo, davanti al quale fu
accusato di empietà, eresia e stregoneria.
Sottoposto, insieme ai suoi più stretti seguaci,
ad efferate torture tramite le quali i suoi
carnefici ottennero una totale confessione delle
colpe richieste, Priscilliano venne condannato a
morte dall’imperatore. La condanna fu eseguita
tramite decapitazione e insieme a Priscilliano
furono uccisi anche i suoi seguaci Armenio,
Eucrocia, Felicissimo, Latroniano, Aurelio e
Assarino.
Anno 386 -
L'imperatore Teodosio proibisce, il 16 giugno,
il restauro dei templi pagani saccheggiati.
Ancora catture di Gentili e incendi di
biblioteche private.
Anno 388 -
Per volontà di Teodosio si proibiscono i
dibattiti pubblici sui temi religiosi. Il
vecchio oratore Libanius spedisce una famosa
Epistola "Pro Templis" a Teodosio, con la
speranza che quei pochi templi ellenici rimasti
vengano rispettati e risparmiati.
Anno 389 fino al 390 -
Si proibiscono tutte le feste che non rientrano
nei calendari cristiani. Orde di eremiti
fanatici, provenienti dal deserto, invadono le
città del Medio Oriente e dell'Egitto
distruggendo statue, altari, biblioteche, templi
e linciando i pagani. Il Patriarcha di
Alessandria Teofilo incita le masse cristiane
fanatizzate inducendole a compiere grandi
persecuzioni contro i Gentili. Converte in
chiesa il Tempio del Dio Dioniso, incendia il
Mithreo e distrugge il Tempio di Giove. Il
sacerdote di Giove, Hellanius, scampa al
linciaggio uccidendo nove aggressori. La folla
conduce i sacerdoti Gentili a gruppi in una
processione di beffa, uccidendoli in seguito
mediante lapidazione. I simboli sacri e le
statue si consegnano alla profanazione e beffa
dei cristiani, che li portano in ridicolizzante
processione su degli asini prima di
distruggerli.
Anno 391 -
Il 24 febbraio, un nuovo decreto di Teodosio non
solo proibì la visita ai templi pagani, ma anche
solo di guardare le statue deturpate. Nuove e
terribili persecuzioni per tutto l’Impero. In
Alessandria i pagani, liberati dal filosofo
Olympius, organizzano una rivolta e dopo alcuni
scontri si rinchiudono nel tempio fortificato
del Dio Seraphide (il Serapeion). Dopo un
violento assedio, i cristiani prendono
l'edificio, lo distruggono, uccidono tutti i
rivoltosi, bruciano la sua famosa biblioteca e
profanano le immagini di culto. Eunapio, storico
dell'ultimo periodo neoplatonico, scrive: "senza
una ragione plausibile, senza il minimo rumore
di guerra, il tempio di Serapide venne
distrutto. Le statue e le offerte votive furono
rubate. Solo il pavimento del tempio non venne
asportato, dato che le pietre erano troppo
pesanti. E dopo quella distruzione si vantavano
di aver distrutto gli dei. In seguito,
introdussero in quei luoghi sacri i cosiddetti
monaci, uomini nella forma ma porci nel vestire
e nel mangiare".
In questi scritti la folla dei cristiani viene
descritta utilizzare tattiche militari per
giungere alla distruzione del Serapeo rubando
tutto ciò che non viene distrutto. Scheletri
umani di criminali e di schiavi, spacciati per i
cristiani uccisi dai pagani, vengono posti nelle
chiese e venerati come martiri.
Anno 391 -392 -
I decreti dell'imperatore Teodosio avevano
proibito ogni genere di culto pagano come lesa
maestà punibile con la morte.
Socrate Scolastico narra che il vescovo Teofilo
premette presso l'imperatore per ottenere la
massima intolleranza e persecuzione: "per
sollecitudine di Teofilo, l'imperatore ordinò di
distruggere i templi degli elleni in Alessandria
e questo avvenne per l'impegno dello stesso
Teofilo". Fu risparmiato solo il tempio di
Dioniso che venne trasformato in chiesa come
d'altronde divenne chiesa il tempio di Augusto.
Nella Galatia, furono sgozzati tutti i sacerdoti
e si confiscarono i patrimoni dei Templi Gentili
i quali in seguito si danno in fiamme o si
distruggono fino alle fondamenta.
Anno 392 -
L'8 novembre, l'imperatore Teodosio proibisce
tutti i rituali non cristiani e li chiama
"superstizioni dei Gentili" (gentilicia
superstitio). Nuova persecuzione su grande scala
contro i pagani. I Misteri di Samotracia sono
proibiti e vengono assassinati i sacerdoti
pagani.
A Cipro il vescovo locale (San) Epifanio e (San)
Tychon distruggono quasi tutti i templi
dell'isola e sterminano migliaia di pagani. I
misteri locali della Dea Afrodite vengono
censurati. Nell’editto di Teodosio si dichiara:
"quelli che non ubbidiranno al padre Epifanio
non avranno diritto di vivere in quest'isola". I
pagani si rivoltano contro l'imperatore e la
Chiesa a Petra, Aeropolis, Rafia, Gaza,
Anno 393 -
In oriente Teodosio proibisce i Giochi di
Pythian, i Giochi di Aktia e i Giochi Olimpici
considerati come parte dell'idolatria ellenica.
I cristiani saccheggiano i templi di Olympia.
Ma il nuovo iimperatore, Eugenio, arriva in
Italia, dove l’intellettuale generale Virio
Nicomacho Flaviano reinstalla l'altare della
Vittoria nell'aula del Senato, e ristabilisce il
culto dei Dei Tradizionali. E’ completamente
ristabilito il modo di vivere Gentile Romano,
nell’impero Occidentale. Flaviano, come Console
Supremo di Roma, sostenuto moralmente da sua
moglie, riabilita tutti i culti perseguiti e
aboliti dai cristiani. Ad Ostia riapre il
Santuario d’Ercole. Il 27 Marzo, il 1 Aprile ed
il 28 Aprile fino al 3 Maggio, i Romani
festeggiano di nuovo e con splendida e maestosa
celebrazione di Kiveli, la festa di Vinus
Verticortia, i Megalisia e i Floralea. Migliaia
per volta i cristiani ritornano al culto Gentile
temendo la fine definitiva del cristianesimo.
Anno 394 -
Si scontrano gli eserciti, dei Gentili di
Flaviano e dei cristiani di Teodosio nella valle
del fiume Frigdo. I gentili, numericamente di
molto inferiori furono sconfitti e massacrati.
L'imperatore Eugenio è catturato, torturato,
decapitato e la sua testa conficcata in cima ad
un palo fa il giro dell’Impero Occidentale
perché il popolo deve capire l’esempio. Flaviano
si toglie la vita per non cadere in mano ai
cristiani.
Anno 395 -
Due nuovi decreti, del 22 luglio e del 7 Agosto,
causano nuove persecuzioni contro i pagani.
Rufinus, l'eunuco Primo ministro dell'imperatore
Flavius Arcadius, dirige le sue orde di
battezzati goti, guidati da Alarico, in Grecia.
Animati dai monaci cristiani, i barbari
saccheggiano e bruciano molte città (Dion,
Delphi, Megara, Corinto, Pheneos, Argos, Nemea,
Lycosoura, Sparta, Messene, Phigaleia, Olympia,
ecc), massacrano o schiavizzano innumerevoli
pagani ellenici e diroccano tutti i Templi.
Bruciano il Santuario di Eleusi e bruciano vivi
tutti i sacerdoti pagani, incluso il sacerdote
Mithras Hilarius.
Anno 396 -
Il 7 dicembre, un nuovo decreto dell'imperatore
Arcadius ordina che il paganesimo sia trattato
come atto di alto tradimento. Vengono
incarcerati i pochi sacerdoti pagani rimasti.
Anno 397 -
"Demoliteli!". L'imperatore Flavio Arcadius
ordina la demolizione di tutti i templi pagani
rimasti ancora in piedi.
Anno 398 -
Il Quarto Concilio Ecclesiastico di Cartagine
proibisce a tutti, inclusi i vescovi cristiani,
lo studio dei libri pagani. Porfirius, vescovo
di Gaza, demolisce quasi tutti i templi pagani
della città, eccetto nove di loro che rimangono
attivi. Il Quarto Sinodo della chiesa a
Cartagine proibisce a tutti, vescovi cristiani
inclusi, di leggere i libri dei Gentili. "San"
Porfirio, il vescovo di Gaza, sigilla la maggior
parte dei Templi Gentili della sua città. In
Occidente e Oriente innumerevoli libri
filosofici e scientifici del mondo precristiano
svaniscono nel rogo. Il generale cristiano
Vandalo Stilicone è in prima fila nelle
distruzioni di Santuari Gentili gli omicidi di
sacerdoti e di popolo Gentile. Con Ordinanza di
Arcadius si autorizzano le autorità locali di
poter picchiare i monaci fanatici che
abitualmente attaccano i soldati per prelevare i
Gentili catturati dalle loro mani e linciarli.
Anno 399 -
Con un nuovo editto, del 13 giugno, l'imperatore
Flavio Arcadius ordina la distruzione immediata
di tutti i templi pagani principalmente nelle
zone rurali.
Anno 400 -
Il vescono Nicetas distrugge l'oracolo del Dio
Dionisio a Vesai e battezza a forza tutti i
pagani di quell'area.
Anno 401 -
A Cartagine la popolazione cristiana lincia i
pagani e distrugge templi e idoli. Anche a Gaza
il vescovo locale, (Santo) Porfirio, ordina ai
suoi seguaci il linciaggio dei pagani e la
demolizione dei nove templi rimasti attivi in
città. Il quindicesimo Concilio di Calcedonia
ordina la scomunica dei cristiani che mantengono
buone relazioni con i loro parenti pagani.
Anno 405 -
Giovanni Crisostomo invia le sue orde di monaci
vestiti di grigio e armati con mazze e bastoni
di ferro a distruggere gli idoli di tutte le
città della Palestina.
Anno 406 -
Il santo Giovanni Crisostomo raccoglie fondi con
l’aiuto delle ricche mogli cristiane per
finanziare la distruzione dei templi ellenici.
Ad Efeso si ordina la distruzione del famoso
tempio della Dea Artemide. A Salamis, a Cipro,
il “Santo” Ephiphanius e Eutychius continuano la
persecuzione dei pagani e la distruzione dei
loro templi e santuari.
Anno 407 -
Un nuovo decreto proibisce una volta per tutte
gli atti di qualsiasi culto non cristiano.
Anno 408 -
L'imperatore dell'Impero occidentale Onorius e
l'imperatore dell'impero d'oriente Arcadius,
ordinano che tutte le sculture dei templi pagani
siano distrutte o confiscate, proibendo anche il
possesso privato di qualsiasi scultura pagana. I
vescovi locali dirigono nuove e dure
persecuzioni contro i pagani e si ardono al rogo
i loro libri. Si perseguitano anche i giudici
che mostrano pietà per i pagani. Augustine
(fatto santo) massacra centinaia di protestanti
pagani a Calama, in Algeria.
Anno 409 -
Ancora una volta un decreto ordina che si
castighi con la pena di morte chi pratica
l’astrologia e ogni altro metodo divinatorio.
Anno 415 - IPAZIA
Socrate Scolastico: "Per la magnifica libertà di
parola e di azione che le veniva dalla sua
cultura, accedeva in modo assennato anche al
cospetto dei capi della città e non era motivo
di vergogna per lei lo stare in mezzo agli
uomini: infatti, a causa della sua straordinaria
saggezza, tutti la rispettavano profondamente e
provavano verso di lei un timore reverenziale"
IPAZIA GIUSTIZIATA
Damascio: "era pronta e dialettica nei discorsi,
accorta e politica nelle azioni, il resto della
città a buon diritto la amava e la ossequiava
grandemente, e i capi, ogni volta che si
prendevano carico delle questioni pubbliche,
erano soliti recarsi prima da lei, come
continuava ad avvenire anche ad Atene. Infatti,
se lo stato reale della filosofia era in
completa rovina, invece il suo nome sembrava
ancora essere magnifico e degno di ammirazione
per coloro che amministravano gli affari più
importanti del governo"
Ad Alessandria la popolazione cristiana,
istigata dal vescovo Cirillo, a pochi giorni
dalla pasqua giudaico-cristiana, martirizzò,
smembrandone da viva il corpo verginale, la
famosa Ipazia di Alessandria, capo scuola della
saggezza alessandrina, grande matematica,
astronoma e filosofa. I pezzi del suo corpo,
portati per le vie di Alessandria dai cristiani
della città, vennero bruciati insieme ai suoi
libri nella piazza chiamata Cynaron. Cirillo fu
fatto santo.
Il 30 agosto cominciarono nuove persecuzioni
contro tutti i sacerdoti pagani del nord Africa,
che finiscono crocifissi o bruciati vivi.
A Costantinopoli venne condannato a morte il
governatore Anatolius ed altri pagani, dati in
pasto ai leoni. Poichè le belve non li
sbranarono, forse già sazie di altre stragi,
vennero crocefissi ed i loro
cadaveri furono trascinati per le strade dalle
folle cristiane e lasciati insepolti nella
polvere.
Anno 416 -
L'Inquisitore Hypatius, chiamato “La spada di
Dio”, stermina gli ultimi pagani di Bithynia. A
Costantinopoli, il 7 dicembre, vennero dimessi
tutti gli ufficiali dell'esercito, gli impiegati
pubblici e i giudici non cristiani.
Anno 423 -
L'imperatore Teodosio II, l’8 giugno, definì la
religione dei pagani “il culto del demonio” e
tutti coloro che la seguivano dovevano subire il
carcere e la tortura.
Anno 429 -
Venne saccheggiato il tempio della Dea Atene
(Parthenon) sull'omonima Acropoli e vennero
perseguitati i pagani ateniensi.
Anno 435 -
Il 14 novembre un nuovo editto dell'imperatore
Teodosio II ordinò la pena di morte per gli
"eretici" e i pagani dell'Impero.
Anno 431 -
Il Culto di Maria, madre di Gesù, e l’uso
dell’espressione «Madre di Dio» a lei applicato,
ebbe origine in quest'anno nel Concilio di
Efeso, quando la Chiesa capì che avrebbe dovuto
sterminare tutti i Greci che morivano in nome di
Diana efesina, se non sostituiva la Grande Madre
Efesina Diana con la Grande Madre Maria.
Anno 438 -
L'imperatore Teodosio II emise un nuovo decreto,
il 31 gennaio, contro i pagani, considerando la
loro “idolatria” causa della recente peste.
Anno 440 fino al 450 -
I cristiani demolirono tutti i monumenti, gli
altari e i templi di Atene, Olympia e altre
città greche.
Teodosio II ordinò che si brucino tutti i libri
non cristiani. Anche l'arte fu bandita come
strumento del diavolo, a meno che non servisse a
propagandare ed esaltare la religione cristiana.
Vennero demoliti tutti i templi di Afrodite,
città della Dea Afrodite, e si bruciarono tutte
le librerie della città, rinominata Stavroupolis
(Città della Croce).
Anno 451 -
Un nuovo decreto dell'imperatore Teodosio II,
del 4 novembre, riaffermò che l’idolatria deve
essere castigata con la morte.
Anno 457 fino al 491 -
Persecuzioni sporadiche contro i pagani nella
parte orientale dell’Impero. Tra i giustiziati
ci sono il medico Jacobus e il filosofo Gessius.
Vennero torturati e incarcerati Severianus,
Herestios, Zosimus, Isidorus e altri. Il
predicatore cristiano Conon e i suai seguaci
sterminarono gli ultimi pagani dell'isola
Imbros, nel nord est del Mar Egeo. Vennero
giustiziati a Cipro gli ultimi adoratori di Zeus
Lavranius.
Anno 482 fino al 488 -
Vennero sterminati la maggior parte dei pagani
dell’Asia minore, a causa di una disperata
rivolta contro l’Imperatore e la Chiesa. Molti
sacerdoti pagani che erano rimasti in
clandestinità vennero scoperti, arrestati,
scherniti, torturati e giustiziati ad
Alessandria.
Anno 515 -
Il battesimo diventò obbligatorio anche per
quelli che si dichiaravano già cristiani.
L'imperatore di Costantinopoli, Anastasius,
ordinò il massacro dei pagani nella città araba
di Zoara e la demolizione del tempio locale del
Dio Theandrites.
Anno 527 -
Nell’Impero romano d’Oriente, la repressione
contro i manichei fu terribile. Dapprima furono
perseguitati da Costantino e Teodosio, poi da
Giustiniano, il quale, nel 527, promulgò un
editto che prevedeva la pena di morte per i
manichei e per tutti i seguaci delle eresie
dualistiche (bardesaniti, arcontici,
pauliciani), dando il via ad un vero e proprio
soffocamento del libero pensiero teologico.
Anno 528 -
L'imperatore Giustiniano proibiì i giochi
olimpici sostituiti da quelli di Antiochia, ed
ordinò l'esecuzione, tramite il rogo, la
crocifissione o lo smembramento mediante artigli
di ferro, di tutti coloro che praticavano "la
stregoneria, la divinazione, la magia o
l’idolatria", proibendo tutti gli insegnamenti
dei pagani affermando: “…è una sofferenza
davanti alle insane bestemmie degli ellenici".
Anno 529 -
L'imperatore Giustiniano chiuse l'Accademia di
Filosofia di Atene, dove aveva insegnato
Platone, e confisca le sue proprietà.
In reazione al fatalismo e all’immoralismo
manicheo, Pelagio, un monaco inglese, esaltava
l’eccellenza della creazione, la libera
responsabilità dell’uomo, la potenza della
volontà per raggiungere il bene. Minimizzò
invece la portata del peccato originale ed il
ruolo della Grazia di Dio. Pelagianesimo e il
Semipelagianesimo furono condannati al Concilio
d’Orange del 529, con persecuzione di entrambi.
Anno 532 -
L'inquisitore Ioannis Asiacus, un monaco
fanatico, indice una crociata determinata allo
sterminio dei pagani dell'Asia minore.
Anno 542 -
L'imperatore Giustiniano permette
all'inquisitore Ioannis Asiacus di convertire
con la forza i pagani di Phrygia, Caria e Lydia,
nell'Asia Minore. In 35 anni, 99 chiese e 12
monasteri furono edificati sopra i resti dei
templi pagani distrutti.
Anno 546 -
Centinaia di pagani sono condannati a morte a
Costantinopoli dall'inquisitore Ionnis Asiacus.
Anno 553 -
Viene dichiarato eretica la dottrina di Origene,
per cui sia il Figlio che lo Spirito Santo sono
della stessa sostanza di Dio ma subordinati a
lui.
Anno 556 -
L'imperatore Giustiniano ordina al terribile
inquisitore Amantius di andare ad Antiochia per
arrestare, trovare e sterminare gli ultimi
pagani della città e distruggere tutte le
biblioteche private.Così sono andati in fumo un
patrimonio di pensiero, riflessione, saggezza e
civiltà, affinchè l'uomo non pensasse ma
obbedisse.
Anno 562 -
Arresti di massa, torture ed esecuzioni dei
pagani ellenici ad Atene, Antiochia, Palmira e
Costantinopoli.
Anno 578 fino al 582 -
I cristiani torturano e crocifiggono i pagani
ellenici in tutta la parte orientale dell’Impero
e sterminano gli ultimi pagani di Heliopolis
(Baalbek). Gli inquisitori cristiani attaccano
un tempio segreto di Zeus ad Antiochia. Il
Sacerdote del tempio si suicida e vengono
arrestati il resto dei pagani presenti. Tutti i
prigionieri, incluso il vice governatore
Anatolius, sono torturati e mandati a
Costantinopoli per comparire in giudizio. Là
vengono condannati a morte e dati in pasto ai
leoni, tuttavia nel vedere che i feroci animali
non erano intenzionati ad attaccare i
condannati, vennero crocifissi. I cadaveri
furono trascinati per le strade e lasciati poi
senza sepoltura tra le immondizie.
Anno 583 -
Nuova persecuzione contro i pagani ellenici da
parte dell'Imperatore Mauricius.
Anno 590 -
In tutto l'Impero d'Oriente cristiani denunciano
continuamente "scoperte" di cospirazioni dei
"Pagani". Nuove esecuzioni con impalamenti,
crocifissi e decapitazioni. Sul trono Del Papa
sale il Papa Gregorio detto "il Grande", il
quale tra poco brucerà la biblioteca del
Palatino Apollo "perché la sua saggezza estranea
non possa impedire ai fedeli di entrare nel
Regno dei Cieli".
Anno 600 -
La Chiesa Cristiana, per bocca di Pappa
Gregorio, annuncia nuovamente la imminente fine
del mondo. Terrorizzati moltissimi padroni di
schiavi e proprietari terrieri si affrettano a
regalare servi e proprietà alla chiesa e a
vestirsi da monaci.
Anno 601 -
L'Imperatore Mauricius ordina la conversione
forzata al Cristianesimo di Carran. Tra decine
di martiri Gentili, si crocifigge anche
Acindinos, il capo delle forze militari della
città in seguito a una spiata dei suoi
collaboratori. Papa Gregorio, ordina la
"purificazione" di tutti i luoghi di culto
Gentile e consiglia la lenta e sistematica
azione dei proselitisti per non provocare
reazioni violente. "Non si può salire in cima ad
un monte con un solo salto, ma bisogna farlo
piano, con metodo, passo dopo passo... attenti a
non far arrabbiare gli idololatri, e di non
distruggere i loro Templi. Dobbiamo distruggere
solo gli idoli e dopo di annaffiare il posto con
acqua santa e metterci dentro sante reliquie...
Se questi sono ben costruiti, ci conviene di
convertirli da luogo di culto di demoni in luogo
di culto del vero Dio".
Anno 609 -
Nuovi massacri di Gentili in Inghilterra,
Illiria, Medio Oriente ed Asia Minore. Il
Pantheon Romano fu trasformato in Chiesa della
"Santa Maria Rotonda".
Anno 692 -
Il Concilio di Costantinopoli proibisce le
restanti celebrazioni pagane/dionisiache come le
Calende, Brumalia, Anthesteria, etc.
Anno 726 -
L'imperatore Leone III in una campagna di
riforma della Chiesa, dichiarò il culto delle
immagini sacre alla stregua di quello di idoli e
ordinò la distruzione di queste immagini nelle
chiese. Seguirono disordini di piazza e
persecuzioni nei confronti dei monaci
recalcitranti nei confronti dell'editto
imperiale.
Papa (San) Gregorio II, convinto dell'efficacia
delle immagini, si opposee mise in crisi
l'autorità imperiale in Italia: fu scomunicato
l'esarca Paolo, che cercò inutilmente di
arrestare il Papa e da questo periodo i Papi
iniziarono a considerarsi i "sovrani" del Ducato
romano, la regione sotto il loro controllo.
Anno 754 -
Costantino convocò un concilio a Costantinopoli,
al quale si rifiutarono di partecipare il Papa e
i patriarchi di Alessandria, Antiochia e
Gerusalemme, e che ovviamente si concluse con la
conferma della condanna delle immagini sacre e
diede luogo ad una persecuzione nei confronti
dei monaci senza precedenti. Ancora una volta i
cristiani perseguitarono i cristiani.
Anno 804 -
I pagani ellenici di Mesa Mani (Cape Tainaron,
Lakonia, Grecia) resistono strenuamente e con
successo al violento tentativo di Tarasius,
patriarca di Costantinopoli, di convertirli al
cristianesimo.
Anno 809 -
Carlo Magno convoca un concilio ad
Aix-la-Chapelle, durante il quale papa Leone III
proibì l'utilizzo del filioque sotto minaccia di
anatema e ordinò che il Credo Niceno venisse
scolpito su tavole d'argento cosicché il testo
non subisse variazioni.
Anno 814 -
L'imperatore Leone V fece rimuovere le immagini
sacre da chiese e edifici pubblici, convinto che
le sfortune dell'impero erano da attribuire alla
collera di Dio per la venerazione delle
immagini. Fu esiliato anche San Teodoro Studita,
ideatore del concetto dell'equivalenza tra
iconoclastia e monofisismo, poiché ambedue
negavano, a loro modo, la natura umana di
Cristo.
Leone V fu assassinato in una congiura di
palazzo nel 820, ma i successori Michele II il
Balbuziente e Teofilo, ambedue iconoclasti,
perseguitarono accanitamente i cattolici
adoratori di immagini.
Anno 850 fino all’860 -
Conversione violenta degli ultimi pagani
ellenici di Mesa Mani da parte dell’armeno (San)
Nikon.
4.500 Sassoni sono decapitati su ordine di Carlo
Magno per aver rifiutato il battesimo cattolico.
Anno 965 -
24 ribelli romani sono condannati a morte su
ordine di papa Giovanni XIII a Roma.
Anno 1014 -
Il Flioque, che determinò lo scisma dalla chiesa
d'oriente ad opera del patriarca di
Costantinopoli Fozio, per allontanarsi
dall'eresia cattolica, compare ufficialmente per
la prima volta in quest'anno, nella liturgia di
incoronazione dell'imperatore Enrico II da parte
dipapa Benedetto VIII.
Anno 1054
Nasce ufficialmente il Cattolicesimo, cioè
l'eresia filioquista, per la quale il padre e il
figlio, da cui lo spirito procede, vengono posti
sullo stesso piano, mentre secondo gli ortodossi
figlio e spirito sono simbolicamente "le due
mani di dio". Con questa eresia per la prima
volta la chiesa, che rappresenta Cristo, si pone
sullo stesso piano dell'imperatore, che
rappresenta dio, mentre in area bizantina il
patriarca, nelle questioni politiche, restava
nettamente subordinato al basileus.Questa eresia
porta lo scisma tra cattolici e ortodossi.
Anno 1079 -
Il celibato dei preti fu decretato da Papa
Gregorio VII in quest'anno, in modo che i beni
dei sacerdoti non andassero più aldifuori della
chiesa, nonostante molti apostoli, tra cui San
Pietro fossero sposati, e San Paolo prescrisse
che i vescovi dovessero avere famiglia.
Anno 1095 -
Papa Urbano II indice la I Crociata per
riconquistare Gerusalemme; la spedizione, che
sarà poi chiamata "Crociata dei Pezzenti", fu
guidata da Pietro l'Eremita e si concluse non
solo con il massacro dei cristiani ad opera dei
musulmani, ma degenerò nel massacro degli Ebrei.
La guerra è benedetta dal papa come santa.
Anno 1096
800 ebrei sono massacrati dai cattolici a Worms
in Germania.
Anno 1096
700 ebrei sono massacrati dai cattolici a
Magonza in Germania.
Anno 1098
4.000 ungheresi sono massacrati dal crociati in
marcia verso la Palestina.
Anno 1099, 15 luglio
40.000 ebrei e musulmani sono massacrati dai
crociati a Gerusalemme.
Anno 1101 - I Crociata
I cavalieri crociati fuggirono dai turchi,
lasciandosi dietro donne e preti, che vennero
uccisi o fatti schiavi.
Anno 1145 -
120 ebrei sono massacrati dai cattolici a
Colonia e Spira in Germania.
Anno 1146 -
100 ebrei sono massacrati dai cattolici a Sully
e Ramerupt in Francia.
Anno 1147 - II Crociata
Il monaco Bernardo di Chiaravalle dichiara che:
"chi uccide un uomo intrinsecamente cattivo,
quale è chi si oppone a Cristo, non uccide in
realtà un uomo, ma il male che è in lui; dunque
egli non è un omicida bensì un malicida". La
guerra è benedetta dal papa come santa e
Bernardo viene fatto santo.
Anno 1170 -
Valdo, mercante lionese, come S. Francesco, donò
tutti i suoi averi ai poveri e iniziò a
predicare il Vangelo, si diffuse in tutta Europa
e prevalentemente tra i lavoratori e gli
artigiani del campo tessile. In Italia e in
Francia nel XIII secolo la parola tixerand,
tessitore, era sinonimo di eretico.
Nel 1179 i suoi seguaci, i Valdesi, chiedono
approvazione ecclesiastica a Roma incontrandosi
anche con il pontefice Alessandro III il quale
dimostrò apprezzamento per il loro proposito di
vivere in maniera povera e conforme al dettato
evangelico, ma non fu disposto a riconoscere la
loro richiesta di essere predicatori della
Parola.
Anno 1171
18 ebrei sono arsi vivi a Blois in Francia.
Anno 1179 -
Concilio Lateranense III, in cui si legittima la
scomunica e l'avvio di crociate contro gli
eretici. Il procedimento inquisitorio fu
formalizzato nella giurisdizione ecclesiastica
da papa Lucio III nel 1184 con il decreto Ad
abolendam.
Anno 1184
Nasce l'Inquisizione nel Concilio di Verona da
papa Lucio III e dall'imperatore Federico
Barrbarossa, con la costituzione Ad abolendam
diversarum haeresum pravitatem, perfezionata poi
da Innocenzo III, Onorio III e Gregorio IX, per
reprimere il movimento cataro, diffuso nella
Francia meridionale e nell'Italia
settentrionale, e contro i diversi movimenti
spirituali non canonici.
Il papa stabilì il principio, sconosciuto al
diritto romano, che si potesse formulare
un'accusa di eresia contro qualcuno e iniziare
un processo a suo carico, anche in assenza di
testimoni attendibili. La norma venne poi
ribadita nel 1215 dal Concilio Lateranense IV
che dava vita all'istituzione di «procedure
d'ufficio». Si poteva, cioè, instaurare un
processo sulla base di semplici sospetti o
delazioni. Non solo: chiunque fosse venuto a
conoscenza di una possibile eresia doveva
immediatamente denunciare il fatto al più vicino
tribunale dell'Inquisizione, altrimenti sarebbe
stato considerato corresponsabile.
I Valdesi, molto simili ai francescani, vengono
scomunicati e dichiarati eretici. Per loro c'è
la caccia, l'abiura e il rogo.
1189 - III Crociata
Papa Gregorio VIII dichiara che la caduta di
Gerusalemme è il castigo di Dio per i peccati
dei cristiani in Europa. I Romani pagani
avrebbero dato la colpa ai cattivi generali. La
Crociata fallì e Il 20 agosto, quando però fu
chiaro che il Saladino non avrebbe rispettato i
termini del Trattato di Acri, Riccardo fece
sterminare più di 3000 prigionieri musulmani
fuori dalle mura di Acri, in modo che il macabro
spettacolo fosse visibile anche
dall'accampamento del Saladino.
Anno 1191
100 ebrei sono massacrati a Bray-sur-Seine in
Francia.
Anno 1198 - IV Crociata
Papa Innocenzo III sancisce la IV crociata
appena nominato pontefice. I crociati non
arrivano neppure alla Terra Santa ma visto che
il nuovo Cesare non paga quanto ha pattuito con
loro per il suo ritorno al trono, i crociati si
ripresero Costantinopoli e l'impero bizantino
venne spartito tra i crociati.
Anno 1208 -
20.000 catari e loro fattori sono massacrati dai
crociati solo a Beziers, nel sud della Francia,
con donne e bambini, anche neonati. Quando il
capitano dei soldati chiede al papa come farà a
distinguere i catari dai cattolici, per non
massacrare anche questi, il papa rispose: "Tu
ammazzali tutti, Dio riconoscerà i suoi."
Anno 1209 -
Prosegue lo sterminio dei Catari, il legato del
papa annuncia a Innocenzo III:
“poiché i nostri non guardarono a dignità o al
sesso o all'età, in quasi ventimila furono
passati per le armi. Fatta così una grandissima
strage di uomini, la città fu saccheggiata e
bruciata: in questo modo la colpì il mirabile
castigo divino”.
La sorte toccata a Beziers tocca ora ad Agen,
Albi, Castres, Fanjeaux, Gaillac, Lavaur,
Mirepoix, Moissac, Montégut, Montferrand,
Montrèal, Pamiers, Puivert, Saint Antonin, e
Termes (per citare alcuni tra quelli più
importanti). Tutti questi centri conobbero
saccheggio e roghi, dove vennero bruciati
centinaia di eretici.
Anno 1211 -
Prosegue il genocidio dei catari.
Un episodio per tutti: la conquista di Lavaur
nel 1211 con il rogo di ben 400 catari (o
presunti tali) e l'uccisione di Giraude di
Lavaur, nobile e sorella del comandante della
guarnigione, stimata da tutti i suoi
concittadini, anche cattolici, gettata in un
pozzo e lapidata a morte dai crociati. Ogni
signore locale che prese parte alla lotta, per
la sopravvivenza del suo casato, passava per un
faydit, ovvero eretico o protettore di eretici,
e i suoi terreni venivano confiscati e spartiti
tra i crociati.
Anno 1215 -
Papa Innocenzo nel Concilio Laterano del 1215
impone la confessione dei peccati fatta ai
preti, cui spetta il diritto di assolvere o meno
dai peccati, determinando un aumento prodigioso
del potere clericale.
Sancì inoltre promosse la repressione e
l'isolamento degli eretici: equiparando la
dissidenza religiosa al delitto di lesa maestà,
che prevedeva la morte e la confisca dei beni
dei condannati.
Anno 1217 - V Crociata
Fallita con un grande dispendio di vite umane.
Anno 1219 -
5.000 catari e loro fautori furono massacrati
dai crociati a Marmande nel sud della Francia.
Anno 1227 - VI Crociata
L'unica senza spargimento di sangue, perchè
Federico II sposò l'erede al trono di
Gerusalemme, ottenendo il dominio della città.
Anno 1244, 16 marzo -
Gli assedianti, agli ordini del siniscalco di
Carcassonne, Hugues de Arcis, conquistarono il
castello dove si erano asserragliati gli ultimi
dissidenti, e nel marzo del 1244 bruciarono sul
rogo ben duecento catari che si erano rifiutate
di abiurare insieme a 50 Valdesi. (la località
dell'esecuzione ancora oggi ne rievoca la
tragedia: Pratz dels crematz, prato dei
bruciati).
Anno 1249 - VII Crociata
Stavolta è il re di Francia a bandirla con la
benedizione del papa. Il re guerriero è Luigi
IX, ovvero S.Luigi dei francesi, che appunto fu
fatto santo. Fallì anche questa.
Anno 1250 -
Pietro di Verona dell'ordine dei Predicatori,
che la tradizione vuole di famiglia catara,
viene ucciso nel 1252 a causa della sua crudele
attività di inquisitore da sicari assoldati
dagli eretici che stava perseguitando.
Viene fatto santo.
Anno 1252 -
Con la bolla Ad Estirpanda Innocenzo IV
autorizzò l'uso della tortura e Giovanni XXII
estese i poteri dell'Inquisizione nella lotta
contro la stregoneria.
Anno 1279 - VII Crociata
Di nuovo è indetta una crociata da San Luigi IX,
pressato da papa Clemente IV, contro i musulmani
dell'Africa del nord. Per quanto benedetto
l'esercito fu decimato dalla peste e la
dissenteria.
Anno 1278 -
267 ebrei sono impiccati a Londra a seguito di
false accuse di omicidio rituale ai danni dei
cattolici.
Anno 1278, 13 febbraio
200 catari e valdesi furono arsi vivi nell'arena
di Verona per ordine dell'Inquisizione.
Anno 1307 -
I seguaci di Fra Dolcino, gli apostolici,
agirono nell'area del vercellese in lotta con la
chiesa gerarchica di cui profetizzavano la fine
per il 1305. Dopo la loro sconfitta nella
crociata organizzata dal vescovo Raineri
Avogadro, Dolcino fu arso come eretico con i
suoi seguaci a Vercelli nel giugno del 1307.
Anno 1308 - 1319 -
Rivive l'eresia catara, 650 accusati e nelle
deposizioni vengono menzionati anche altri 300 o
400 credenti e simpatizzanti, per un totale di
circa 1000 persone attivamente coinvolte
nell'eresia. Nel 1310, 28 ribelli di
Massafiscaglia (Ferrara) furono massacrati dai
mercenari pontifici.
Bernard Gui a Tolosa (il famoso inquisitore de
Il Nome della Rosa di Umberto Eco) potè
individuare e imprigionare Pierre Authier e gran
parte dei suoi seguaci. Il grande predicatore
cataro fu condannato al rogo nell'aprile del
1310, assieme al fratello Guillaume, al figlio
Jacques e a Prades Tavernier.
Pierre insegnò la pratica dell'endura, il
suicidio per digiuno, che veniva adottato quando
un cataro, in fin di vita o gravemente ammalato
e che aveva già ricevuto il consolament, si
lasciava morire per non essere costretto a
delazionii.
Anno 1370 -
20 ebrei sono arsi vivi dai pii cattolici a
Bruxelles.
Anno 1377, 3 febbraio -
2.500 abitanti di Cesena sono massacrati dai
mercenari pontifici in quanto ribelli
antipapali.
Anno 1391 -
4.000 ebrei sono massacrati dai cattolici a
Siviglia in Spagna.
Anno 1397 -
100 valdesi di Graz in Austria sono impiccati e
bruciati per ordine dell'Inquisizione.
Anno 1400 -
30 cittadini romani furono condannati a morte
per ordine del governo pontificio in quanto
ribelli.
Anno 1405 -
12 cittadini romani furono massacrati dai
mercenari pontifici guidati dal nipote di papa
Innocenzo VII.
Anno 1416 -
300 donne accusate di stregoneria furono arse
nel comasco per ordine dell'Inquisizione
cattolica.
Anno 1485 -
49 persone furono giustiziate per ordine
dell'Inquisizione a Guadalupe in Spagna.
Anno 1485 -
41 donne accusate di stregoneria furono bruciate
a Bormio per ordine dell'Inquisizione.
Anno 1486 -
31 ebrei furono giustiziati a Belalcazar in
Spagna per ordine dell'Inquisizione. Nei primi
150 anni, dopo la conquista dell'America da
parte degli spagnoli, centinaia di migliaia di
persone morirono per non essersi convertiti.
Anno 1505 -
14 donne accusate di stregoneria furono
ammazzate a Cavalese su ordine del vicario del
vescovo di Trento.
Anno 1507 -
30 persone accusate di stregoneria furono
bruciate a Logrono in Spagna per ordine della
Santa Inquisizione.
Anno 1513 -
15 cittadini romani furono massacrati dalle
guardie svizzere del papa.
Anno 1514 -
30 donne accusate di stregoneria vennero
bruciate a Bormio per ordine dell'Inquisizione.
Anno 1518 -
80 donne accusate di stregoneria furono bruciate
in Valcamonica per ordine dell'Inquisizione.
Anno 1542 -
Per combattere più efficacemente la Riforma
Protestante Paolo III emanò la bolla Licet ab
initio, con la quale si costituiva
l'Inquisizione romana, ossia la "Congregazione
della sacra, romana ed universale Inquisizione
del santo Offizio". Mentre nell'800 gli Stati
europei soppressero i tribunali
dell'Inquisizione, questa fu mantenuta dall
Vaticano assumendo nel 1908 il nome di "Sacra
Congregazione del santo Offizio", finché nel
1965 assunse l'attuale nome di "Congregazione
per la dottrina della Fede".
Esempio di strumenti di tortura usati dal
Sant'Uffizio:
la pera:
strumento in legno o in bronzo a forma di pera,
che poteva essere aperto ed espanso con un
sistrema di viti e bulloni. Lungo la superficie
aveva lamine di ferro e scanalature studiate per
strappare e lacerare. Veniva impiegato contro le
presunte streghe durante il processo di tortura
ed inserito sia nella bocca, nella vagina oppure
nell'ano. Successivamente veniva aperta e fatta
ruotare all'interno del corpo ed infine
brutalmente estratta, procurando dolore
tremendo, lacerazioni gravi e spesso la morte.
Questo metodo di tortura veniva impiegato nei
confronti di coloro i quale erano accusati di
aver avuto rapporti carnali con i demoni.
Ma ce n'erano molti altri altrettanto crudeli.
Anno 1545, aprile
Nel Trattato sulla tolleranza Voltaire descrive
una persecuzione di cui i valdesi furono vittime
nell'aprile del 1545:
"Poco tempo prima della morte di Francesco I
alcuni membri del Parlamento di Provenza,
sobillati da alcuni ecclesiastici contro gli
abitanti di Merindole di Cabrieres, chiesero al
re dei soldati per appoggiare l'esecuzione di
diciannove persone di questi paesi, da loro
condannate: invece ne fecero sgozzare 6000,
senza risparmiare né donne, né vecchi, né
bambini; ridussero in cenere trenta villaggi.
Queste popolazioni, fino allora sconosciute,
avevano il torto, senza dubbio, di essere
valdesi: era questa la loro unica malvagità. Da
trecento anni vivevano in deserti e montagne che
avevano reso fertili con un lavoro incredibile.
La loro vita pastorale e tranquilla ricordava
l'innocenza attribuita alle prime età del mondo.
Le città vicine non erano conosciute da loro che
per i prodotti che vi andavano a vendere;
ignoravano i processi e la guerra. Non si
difesero: furono sgozzati come degli animali in
fuga, che si spingono in un recinto e si
uccidono."
Anno 1555 -
Papa Paolo IV revocò tutti i diritti concessi
agli ebrei romani ed ordinò l'istituzione del
ghetto, chiamato "serraglio degli ebrei",
facendolo sorgere nel rione Sant'Angelo, dato
che la comunità ebraica, che nell'antichità
classica viveva soprattutto, in Trastevere, vi
dimorava ormai prevalentemente e ne costituiva
la maggioranza della popolazione.
Oltre all'obbligo di risiedere all'interno del
ghetto, gli ebrei, come prescritto dalla bolla
papale, dovevano portare un distintivo che li
rendesse sempre riconoscibili: un berretto gli
uomini, un altro segno di facile riconoscimento
le donne, entrambi di colore glauco, e veniva
loro proibito di esercitare qualunque commercio
ad eccezione di quello degli stracci e dei
vestiti usati.
Anno 1559 -
15 protestanti furono arsi vivi a Valladolid in
Spagna su ordine dell'Inquisizione.
14 protestanti furono arsi vivi a Siviglia in
Spagna su ordine dell'Inquisizione.
Anno 1561, giugno -
2.000 valdesi vennero massacrati dai cattolici
in Calabria (Guardia Piemontese, San Sisto e
Montalto). Altri ne vengono uccisi in Puglia.
Anno 1562 -
300 persone accusate di stregoneria vennero arse
a Oppenau in Germania.
Anno 1562 -
63 donne accusate di stregoneria furono bruciate
a Wiesensteig in Germania su ordine
dell'Inquisizione.
Anno 1562 -
54 persone accusate di stregoneria furono
bruciate a Obermachtal in Germania su ordine
dell'Inquisizione.
Anno 1567 -
17.000 protestanti delle Fiandre vennero
massacrati dagli spagnoli cattolici.
Anno 1572 -
Papa Gregorio XIII impose agli ebrei romani
l'obbligo di assistere settimanalmente, nel
giorno di sabato, a prediche al fine di
convertirli alla religione cattolica. L'obbligo
fu revocato solo nel 1848 da Pio IX.
Anno 1573 -
5.000 servi della gleba croati in rivolta furono
massacrati per ordine del vescovo cattolico
Jurai Draskovic.
Anno 1580 -
222 ebrei vennero condannati al rogo per ordine
dell'Inquisizione in Portogallo.
Anno1572, 24 agosto -
10.000 protestanti vennero massacrati dai
cattolici a Parigi e nel resto della Francia.
Anno 1620, 29 luglio -
600 protestanti vennero trucidati dai cattolici
in Valtellina.
Anno 1655, aprile -
1.712 fedeli valdesi furono massacrati dai
cattolici .
Anno 1680 -
20 ebrei furono condannati al rogo a Madrid per
ordine dell'Inquisizione.
Anno 1686, maggio -
2.000 valdesi vennero massacrati dai cattolici
penetrati nelle loro valli alpine per
sterminarli.
Anno 1691 -
37 ebrei furono bruciati a Maiorca in Spagna per
ordine dell'Inquisizione.
Anno 1697 -
24 protestanti furono giustiziati dai cattolici
a Presov in Slovacchia.
Anno 1680 -
20 ebrei furono condannati al rogo a Madrid per
ordine dell'Inquisizione.
Anno 1691 -
37 ebrei furono bruciati a Maiorca in Spagna per
ordine dell'Inquisizione.
Anno 1766 -
Lo studente diciannovenne Cavaliere de la Barre
fu orrendamente suppliziato e messo al rogo per
non aver salutato una processione.
Anno 1808 -
Napoleone invase la Spagna ed un suo ufficiale
polacco, il colonnello Lemanouski, lasciò una
relazione nella quale si dice che i Domenicani,
a Madrid, si asserragliarono nel loro monastero.
Attaccato e preso il monastero, i frati negarono
l'esistenza di camere di tortura, ma i soldati
francesi le ritrovarono invece nei sotterranei.
Le camere erano piene di prigionieri,
completamente nudi ed in parte impazziti per le
indicibili sofferenze patite. Persino le truppe
di Napoleone, abituate alla crudeltà ed al
sangue, non poterono tollerarne la vista.
Anno 1870 -
Papa Pio IX stabilì il dogma della Infallibilità
Papale. Cioè stabiliì che lui non poteva
sbagliare.
Anno 1965 -
il Concilio Vaticano II ha promulgato, nel 1965,
il documento Dignitatis Humanae, che ha
ufficialmente riconosciuto la repressione degli
eretici non più politicamente corretta.
La sola inquisizione spagnola in 4 secoli farà
circa 135.000 vittime per eresia.
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