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SEKHMET
Sekhmet : Colei che
è potente
Sekhmet il cui nome significa "Colei che è potente" era una
divinità solare zoomorfa della mitologia egizia.
Centro del suo culto era a Letopolis nel 2° distretto del Basso
Egitto.
Veniva raffigurata come leonessa o come una donna dalla la testa
leonina, ed a partire dalla XVIII dinastia acquisì anche i
simboli divini quali il disco solare, l'ureo ed il bastone uadj.
Dalla parola egizia sekhem che significa potere derivano sia lo scettro
e, con l'aggiunta della desinenza et indicativa del femminile, il nome
della Dea.
Figlia di Ra, nella tarda teogonia menfita a partire dal Nuovo Regno,
era membro della triade come sposa di Ptah e madre di Nefertem,
prendendo anche l'epiteto di "La grande, amata da Ptah".
Era la terribile Dea della guerra che impersonificando i raggi dal
calore mortale del sole incarnava il potere distruttivo dell'astro ma
anche l'aria rovente del deserto i cui venti erano il suo alito di
fuoco e con i quali puniva i nemici che si ribellavano al volere
divino.
Rappresentava anche lo strumento della vendetta di Ra contro
l'insurrezione degli uomini imponendo l'ordine del mondo.
Portava morte all'umanità ma era anche la dea protettrice
dei medici come citano i papiri medici Ebers ed Edwin Smith ed i suoi
sacerdoti, molto potenti erano spesso chiamati per la cura di patologie
ossee, quali le fratture.
Dal carattere molto pericoloso questa Dea aveva quindi un lato benevolo
che richiedeva rituali specifici soprattutto durante gli ultimi cinque
giorni dell'anno lunare, giornate queste estremamente pericolose.
Era temuta persino nell'Aldilà dove il malvagio Seth ed il
serpente Apopi venivano sconfitti dalla dea che abbracciava con le sue
spire di fuoco Ra nel suo viaggio notturno.
Sekhmet incarnava il fiammeggiante Occhio di Ra ed era in questo caso
assimilabile a Tefnet. Narra il mito della Dea Lontana che Ra, adirato
con gli uomini che avevano cospirato contro di lui, la inviò
per ucciderli, ma dovette poi fermarla ubriacandola con la birra,
colorata di rosso come il sangue, per far sopravvivere il genere umano.
La dea, assetata di sangue, che stava uccidendo sistematicamente tutti
gli uomini dopo aver bevuto la birra si addormentò ed al
risveglio prese le sembianze di Bastet che rappresentava solo le
qualità benefiche del sole.
Per ricordare la terribile circostanza, nacque la Festa dell'Ebbrezza,
celebrata nella stagione di Akhet ossia dell'inondazione del Nilo e
nella quale venivano preparate grandi quantità di birra.
L'attributo di Colei che è potente era in realtà
attributo di Hathor e fu quest'ultima, per punire gli uomini ribelli,
che si trasformò in Sekhmet a sua volta identificata, oltre
alle già citate Bastet e Tefnet, anche in Uadjet.
Più di cinquecento statue della Dea sono state trovate nel
tempio di Karnak , fatte erigere da Amenofi III per non inimicarsi
la feroce Dea.
Successivamente Mut, la Dea di Tebe, assorbì per sincretismo
le caratteristiche ed i compiti della dea Sekhmet, che ne divenne
così il suo lato negativo ed oscuro..