Aspetti alieni degli Dei

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Approfondimento dei Miti  come archetipi ed i risvolti popolani come Eggregori o entità aliene


Mitologia


Dopo una riflessione piuttosto lunga analizzando molte versioni, credenze, analisi, indagini anche della psische umana, credo di aver focalizzato una questione di una certa importanza.
Ossia il rapporto che viene a crearsi tra uomini e Dei.
Intanto analizziamo il vero significato che dovremmo dare al termine "DEI" che non è quello cristiano o cattolico.
Il vero significato che rappresentano gli Dei è quello di Archetipi: ossia l'essenza "energetica" o metafisica di una caratteristica o serie di caratteristiche che permeano l'uomo, animali, piante, minerali ed interi pianeti o stelle. Insomma l'Archetipo è un insieme di caratteristiche peculiari o anche miste di un soggetto naturale.
Quindi anche caratteristiche fisiche, intellettuali o vibrazionali che possono appartenere a qualsiasi oggetto naturale che conosciamo, ma anche a soggetti che non conosciamo o non conosciamo ancora dati i limiti della nostra consapevolezza.
Come esempio possiamo considerare Marte l'archetipo dell'energia Yang (centrifuga) maschile, aggressiva, impulsiva o violenta nell'affrontare circostanze esterne. Oppure Venere come forza attrattiva femminile  Yin, centripeta, armonica, attrattiva.
Anche con solo questi due elementi, possiamo notare la loro "somiglianza" con la gravità (attrazione) e antigravità (repulsione), ma anche il rapporto che avviene nell'Universo tra queste due forze.
Possiamo aggiungere Giove come elemento dominante, il leader, la giustizia come elemento sociale indispensabile per la stabilità di una società piccola o grande che sia, l'aspetto "politico" non tirannico che fa sì che il gruppo sociale rimanga coeso nonostante che le forze che lo compongono siano diverse ed a volte contrastanti. Giunone che rappresenta la coppia nel matrimonio legalizzato (quindi la coppia nella società) che è anche la compagna femminile di Giove. Minerva è l'aspetto stesso di Giove, non come compagna, ma è la parte profonda, la conoscenza che sfugge all'aspetto "diurno" inevitabilmente un pò superficiale del "padre" Giove, ma che va oltre ciò che è immediatamente visibile: la strategia, l'arte, la conoscenza profonda, il saper vedere le cose oltre le apparenze.
Questi sono solo alcuni esempi dei significati ARCHETIPI che vengono rappresentati nei miti, ossia racconti che ci spiegano il valore degli archetipi, il loro significato e le interazioni degli archetipi stessi che possono avere nel mondo pratico: armonia, convivialità, o anche dissidi e guerre. Tutte cose che sono nell'uomo, e nelle sue società.
Ma non solo: gli archetipi sono in sintonia con l'uomo e la natura come abbiamo detto. Quindi gli archetipi sono anche in "risonanza" con gli organi del nostro corpo, con i colori, con le note musicali ecc..

Le religioni popolari spesso dimenticano tutto questo e molti pagani, pensano che gli Dei siano le figure rappresentate come statue (ossia le rappresentazioni fisiche) degli Dei stessi. Il popolo ignorante (poichè ignora) si affida ad immagini, alle immagini simboliche come le rappresentazioni egizie degli Dei, come se gli Dei fossero figure antropomorfe con la testa di animali o con altre caratteristiche particolari.

La caratteristica di un animale è legata ad un archetipo, come ad esempio la mucca o la capra per il loro latte, e l'uso umano che se ne fa, rappresentano l'aspetto della "nutrice" quindi l'aspetto materno, protettivo, di un archetipo  femminile e materno. La capra Amaltea nutre il piccolo Giove, la Dea Nut decapitata per sbaglio gli viene massa la testa di una mucca...

Oppure Anubi con la testa di sciacallo è lo spicopompo della anime. Gli sciacalli sono canidi pulitori a e mangiano animali o cadaveri, come se nutrendosi dei cadaveri li riportassero nuovamente alla vita, ed il Dio accompagna i morti verso la vita ultraterrena.
La semplicità popolare quindi tende a umanizzare i simboli come se si trattasse di entità fisiche o umani come loro, ma molto potenti ed immortali con le caratteristiche fisiche comuni.

Questo modo di vedere il trascendente, in modo semplicistico e troppo fisico, può causare veri inconvenienti.

ALIENI ed EGGREGORI

1) La preghiera o la devozione se è espressa solo sul piano fisico, quindi con un intento essenzialmente materialistico, come spesso accade, creerà un Eggregore.
Quindi una sorta di entità che di per sè non esisterebbe, ma si forma con l'energia "psicofisica" e l'intento di una moltitudine di persone.
Quindi il Dio Archetipo diventa un'altra cosa pur mantenendo qualcosa di simile all'archetipo originale.
Ma mentre l'Archetipo è un "progetto trascendente" ossia una struttura spirituale, l'Eggregore è invece una entità energetica, con una struttura non troppo definita cerata dagli uomini stessi secondo le loro concezioni, la loro cultura, le loro tradizioni. L'Eggregore è quindi la risultante dei pensieri ed una creazione umana attiva o attivata nel mondo metafisico, non spirituale e quindi non trascendente.

2) Quindi l'uomo crea il "Dio" (umanizzato) e non viceversa.
E quel "Dio" non è affatto creato con una struttura perfetta, ma molto imperfetta, poichè non è sorretto dalla struttura puramente spirituale del suo corrispettivo archetipico.
Quindi avremo un Eggregore che appartiene in una certa misura al mondo materiale, se non altro perchè è retto dall'energia degli umani con un intento di tipo materialistico.
E' come avere una "sfera" energetica imperfetta e senza nessuna difesa particolare ad eventuali interferenze aliene (o di alieni parassiti).

3) Ecco allora l'estrema pericolosità a cui l'uomo si espone con le sue stesse mani: dare l'opportunità ad alieni di basso profilo spirituale che possono attingere a grandi quantità di energia umana, senza che incontrino neanche particolari ostacoli, basta che si "camuffino" come entità riconoscibili come Dei o Angeli o altri esseri che appartengono alla cultura del popolo, alla religione, alla tradizione.

Chi cerca il suo Dio o i suoi Dei nel sogno, o con procedure medianiche, senza la consapevolezza adeguata, cadrà inevitabilmente alla mercè di alieni mascherati con le rappresentazioni conosciute dal soggetto.
Il passo successivo è quasi ovvio: ossia l'interferenza.
Si parlerà di interferenza coatta, in quanto una volta catturata la fiducia di un soggetto, la mente verrà manipolata all'insaputa del soggetto stesso.

Aspetto evoluzionistico

Non dimentichiamo che gli "alieni" di basso livello sono dentro di noi, sono i nostri antenati atavici, come noi eravamo milioni o miliardi di anni fa.
Quindi potremmo avere l'interferenza rettiliana, da non concludere per forza che questo "rettile" arrivi da un altro pianeta o galassia, ma molto probabilmente è il nostro "io" genetico di milioni di anni fa, vissuto sulla terra o importato sulla terra da un'altra dimensione o pianeta.
  Quindi non vuol dire che anche una interpretazione come "alieno" esterno non sia funzionale.
Teniamo solo presente che non vi è "un alieno cattivo" poichè questo "alieno cattivo" potremmo essere noi stessi.
Quindi l'interferenza potrà avvenire con il dominio del nostro cervello antico o "rettiliano" che però potrà avere nell'interferenza, a disposizione il nostro cervello umano molto più sofisticato.
Un encefalo sofisticato dominato da una creatura molto primitiva, priva di empatia, valori sociali o etici, quindi neanche con emozioni relative ai rapporti con gli altri:
può essere il predatore "rettile" col fine di nutrire solo se stesso.
In questo caso l'uomo è succube di un "mostro" che è solo una parte inferiore di se stesso.
Il mostro (chiamiamolo rettile, ma vi sono diverse tipologie relative anche alla nostra evoluzione) potrà limitarsi ad usare per se stesso le nostre energie.
La domanda ovvia è: ma se ci appartiene come (l'antico DNA) come mai diventa un parassita?

Questo è un effetto dissociativo.
Ossia il nostro sè atavico nota in parte la differenza che abbiamo acquisito, e non si identifica con la nuova struttura umana (cambiano anche le strutture del DNA stesso) e quindi diventa un parassita a tutti gli effetti. Ossia il cervello atavico ha più consapevolezza poichè non è "coperto" dalla struttura culturale e tradizionale del sociale attuale, quindi percepisce il corpo fisico maderno come un essere non appartenete alla sua specie.
Come tutti i parassiti normalmente non è mortale, poichè impara a non eccedere, dato che nota un indebolimento fisico in particolare se assorbe troppa energia,
quindi evita una distruzione poichè inevitabilmente capirà che essere troppo ingordo lo porterà alla sua stessa morte.
Avremo così un parassita che agisce non recepito dalla nostra consapevolezza.

Non dimentichiamo che il rettile (o altra entità primitiva) ha a disposizione il cervello evoluto quindi intelligenza evoluta.
Il "problema" è che il rettile non ha evoluto valori famigliari o sociali o empatia o valori etici.

Cosa ha a che fare tutto questo con un Eggregore?
Un Eggregore di tipo religioso è come un grande fienile incustodito vicino un branco di bovini.... O ad un bel barattolo di miele alla mercé delle mosche.
In questo caso vi sono entità intelligenti in cerca di nutrimento.
Le entità incorporee possono anche farsi notare come entità luminose con la forma più opportuna alla cultura religiosa delle future vittime.
Si parla di entità Lux dotate di energia luminosa che hanno catturato ad umani o ad esseri viventi.
Sono facilmente confusi con il concetto di "Angeli" o Dei ma che non hanno nulla a che vedere con questi.

Quindi Madonne, Angeli, Santi, o Dei possono essere dei "falsi", non perchè l'Archetipo sia falso, ma perchè entità di basso livello si sono in un certo senso travestite.
Una volta adescate tante persone anche grazie all'energia accumulata nell'Eggregore, possono spingere intere masse di popolazione al fanatismo religioso.
Fanatismo religioso che ben conosciamo che non è mai un fattore di armonia o di evoluzione spirituale, ma da sempre fautore di dissidi o crimini.
Dai crimini e discordie nascono sentimenti (emozioni)  come odio, sofferenza, tristezza, rabbia, depressione, violenza.
Tutto "cibo" per le entità di basso livello, poichè le emozioni generano energia (in questo caso di bassa frequenza) e quell'energia la produciamo noi stessi.

E' possibile la creazione di un Eggregore ad alta energia (a frequenza) elevata?
Suppongo si sì. Ma ci vuole un intento puro, pulito e consapevole.

Allora può essere un "faro" per attirare entità elevate, che non hanno nessun interesse al parassitaggio, ma semmai per la loro stessa natura altruistica a collaborare con noi in un progetto di evoluzione.

Questo fa parte di un intento spirituale in cui si crea un collegamento libero con i nostri "fratelli maggiori" siano essi abitanti di altri pianeti o
di quella parte di noi che attende di essere chiamata per una evoluzione sublime.

Una domanda nasce da questo "discorso": Come facciamo a distinguere alieni di basso profilo spirituale da altri molto più evoluti?
La prima regola è quella che riguarda la legge dell'attrazione che corrisponde alla legge dei simili:
"Il simile attrarrà il simile"
Questo vuol dire che la nostra "frequenza" se è bassa produrrà energia "pesante" cioè attrarrà entità di basso livello.
Se invece riusciamo a liberare "alte frequenze" ed energia "leggera, attrarremo entità di livello alto.
Sia l'energia "pesante" che le entità di basso livello sono fattori deleteri e ci creeranno malattie, malesseri, difficoltà mentali ecc..
Quindi solo con la guarigione interiore potremo alzare il nostro livello di "frequenze" e di energia "lieve".
Si potrà così creare la possibilità di una sinergia di livello più alto con l'Universo o eventualmente con le entità evolute.

 Il termine "Alieni" indica "non umani o non terrestri" è quindi riferibile a tutte le forme di vita che non conosciamo e che non sono del nostro pianeta o non li riteniamo coabitanti. In realtà comprende anche il senso comune di entità non fisiche come noi e perciò non essenzialmente quelle di un pianeta extraterrestre, quindi di entità che possono essere di altri mondi o dimensioni. La tradizione cristiana ce li indica come "angeli" "angeli caduti" "demoni" o anime disincarnate quando si tratta di entità umane.


Bak

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