Intervista
all'artista/studiosa Cristina Biaggi - Traduzione di Maria G. Di Rienzo
(Pubblicata
anche su “Ellenismos/Gentilitas” n.4)
La Dea Artemide (Diana)
Tratta da "Awekened Woman e-magazine", I dicembre 2000
Cristina Biaggi, 63 anni, e’ una "Donna del Rinascimento" che unisce un
solido retroterra culturale nei campi dell'arte e della storia
dell'arte, dell'archeologia, della letteratura e dei linguaggi,
all'essere cintura nera di Tae Kwon Do, sommozzatrice e scalatrice di
montagne... ed e’ anche simpatica!
La dottoressa Biaggi e’ una popolare conferenziera, nonche’ l'autrice
di "Habitations of the Great Goddess" ("Le abitazioni della Grande
Dea"), edito nel 1994 e del nuovo libro "In the Footsteps of the
Goddess" ("Sulle tracce della Dea"), uscito quest'anno. Le sue opere
d'arte hanno ricevuto innumerevoli premi, e sono state esposte in
Europa, Australia e Stati Uniti. Cristina Biaggi e’ l'autrice del
"Tumulo della Dea", una formidabile scultura della Grande Dea come
tempio, che ha la forma di una figura femminile nell'atto di partorire.
La scultura si trova attualmente sul retro della sua abitazione, ma
Cristina sta cercando un posto adatto in un museo o in un giardino
pubblico. Le sue opere possono essere viste al sito: http://www.goddessmound.com/
Cristina vive nella citta’ di Palisades, nello stato di New York,
assieme alla sua compagna, Patricia Walsh ed ai loro due figli gemelli.
AW: Perché la Dea sta
riemergendo oggi?
Cristina: Penso che ci troviamo ad un livello di crisi del
nostro modello di sviluppo, siamo ad un incrocio: e penso anche che
molta gente sia divenuta piu’ attenta, piu’ disposta ad aver cura, piu’
compassionevole. Allo stesso tempo, pero’, in concomitanza, vediamo che
il materialismo sta diventando "estremo": mi riferisco in particolare
all'Occidente, alla colonizzazione che esso opera in altri luoghi allo
scopo di vendere i propri prodotti e così via. C'e’ una grande
dicotomia tra il risveglio spirituale a cui assistiamo ed il
rinforzarsi del materialismo. Io penso che la Dea ci stia dicendo di
prendere nota di cosa ci sta stringendo alla gola e penso sia questo il
motivo per cui essa si manifesta di nuovo, il motivo per cui si fa
conoscere.
AW: Ti riferisci a Lei come ad una
forza reale nell'universo?
Cristina: La Dea e’ anche una metafora. Per me, la Dea siamo noi
stesse/i, la Dea e’ in noi. Ma sono anche convinta che Ella sia una
forza, una parte della nostra forza spirituale collettiva ed una parte
della forza della terra. Io scelgo di vederla in forma femminile o di
dare ad essa una forma femminile.
AW: A cosa intende risvegliarci, la
Dea?
Cristina: Lei e qui per risvegliarci a noi stesse/i, perche’ noi si
cambi i nostri modi di vivere nel mondo; perche’ ci si risolva ad aver
cura della terra, delle Sue piante e dei Suoi animali; perche’ noi si
viva in maggior stabilità ed armonia.
AW: Tu pensi che questo sia
possibile? Che ci stiamo muovendo verso un cambiamento di questo tipo?
Cristina: A volte penso di si’ e altre volte penso di no. E'
una domanda difficile, a cui mi viene da rispondere in modi differenti.
Dopo aver parlato con le persone che sono consce del riemergere della
Dea mi accade di essere molto fiduciosa; altre volte, guardando le
autostrade e i sottopassaggi e i centri commerciali divento molto
sfiduciata. Leggo delle cose sull'ingegneria genetica e mi deprimo, ma
poi vengo a sapere che Vandana Shiva verra’ ad Austin e penso che sia
meraviglioso.
AW: Cosa significa esattamente il
"movimento della Dea" a cui ti riferisci spesso?
Cristina: Lo chiamo cosi’ perche’ si tratta di una varieta’ di esseri
umani che si uniscono a partire da esperienze simili e tentano di far
conoscere tali esperienze ad altra gente.
AW: Il "movimento della Dea" sta
crescendo?
Cristina: Si’, penso di si’. Non in maniera clamorosa, ma
sta crescendo. E articoli sulla Dea cominciano ad apparire sui
giornali, anche se spesso sono fatti in maniera un po' ironica.
AW: Cosa accadrebbe se questo
movimento dovesse crescere veramente? Cosa cambierebbe? sp;
Cristina:
Crescerebbero i sentimenti di cura e di compassione, si diverrebbe piu’
consci delle necessita’ della terra. E' un processo lento, ma e’ la
strada giusta.
Non
sono il tipo di persona che vede il bicchiere "mezzo vuoto" e tento di
mantenere la giusta prospettiva anche nei periodi negativi.
AW: Tu definiresti questo movimento
una religione?
Cristina: E' una pratica spirituale. Non si limita alla
meditazione, al rituale, allo studio. Concerne il riciclaggio, il
prestare attenzione a non usare oggetti tossici, il tentare di nutrirsi
di cibi organici o di coltivarli, cose di questo tipo. Anche azioni
politiche, il votare - sono tutte cose che si trovano nel movimento
della Dea.
AW: Alcune delle esperienze che
narri nel tuo ultimo libro concernono oggetti sacri. Mi chiedo se
potresti spiegarmi questo: credi che gli oggetti possano trattenere
l'energia?
Cristina: Oh si’, ho avuto parecchie esperienze di
questo tipo nei templi di Malta. Mentre camminavo sola all'interno del
tempio di Mnajdra l'energia era palpabile, la percepivo. Le pietre
appaiono come oggetti inanimati ma certamente non lo sono: rilasciano
energia e da un punto di vista fisico nessun oggetto viene mai
veramente distrutto, muta in un'altra forma di energia. Credo che tu
abbia capito dove si puo’ arrivare partendo da qui: noi siamo parte
dell'origine della terra, delle stelle e del sole; se cominci a pensare
in questo modo, vedi chiaramente la continuazione dell'energia.
AW: Sul tuo sito web c'e’ una
sezione chiamata "La Dea vivente" e tu hai scelto di metterci donne
come Eleanor Roosvelt, Elizabeth Taylor; Hillary Clinton... Perche’ le
hai scelte?
Cristina: Eleanor Roosvelt fu un'incredibile figura
pubblica: diede molto, ispiro’ molto, era davvero empatica. Di
Elizabeth Taylor si possono dire un mucchio di cose, ma certamente ha
fatto molto nella lotta all'Aids e film come "National Velvet" hanno
ispirato positivamente le bambine; di certo ispiro’ me quando lo ero.
Hillary e’ una donna intelligente, l'ho incontrata personalmente, e
abbiamo bisogno di donne politiche come lei, che sa dove vuole arrivare
e che tiene conto dei diritti della gente.
AW: Nel tuo libro parli del bisogno
di trasmettere conoscenza alle giovani donne. Che impatto pensi possa
avere la Dea su di loro?
Cristina: Di recente ho parlato ad un gruppo di
ragazze a Madison, nel Wisconsin: molte non avevano mai sentito parlare
della Dea. Penso di aver dato loro la possibilità di trovare
qualcosa di piu’, di fare ricerche per conto proprio. Io credo che la
Dea sia un dare potere alle donne, perche’ alla fine credere nella Dea
significa credere in se stesse. Percio’ penso che sia cosi’ importante
che le giovani donne la scoprano.
AW: C'e’ posto per il dio nella
spiritualita’ della Dea?
Cristina: Intendi l'Uomo Verde? Si’, certamente c'e’, ma
adesso parliamo della Dea. Abbiamo parlato di dio per 5000 anni. Per il
momento credo sia sufficiente...
AW: Perche’ ritieni il materiale
archeologico delle culture antiche cosi’ importante?
Cristina: Perche’ e’ la nostra storia, il nostro passato
- la nostra infanzia, se vuoi, e sai quant'e’ importante l'infanzia nel
determinare la vita che farai dopo. Quel materiale e’ il nostro seme,
il nostro ovulo.
AW: Non ti sembra che ci sia il
tentativo di seppellire il lavoro di Marija Gimbutas?
Cristina: Si’, c'e’. E' anche una reazione al
fatto che Marija ebbe molta visibilita’, si e’ parlato molto di lei...
Da parte degli altri archeologi c'e’ anche invidia, lei era
assolutamente straordinaria... Troppo, per loro. Generalmente gli
archeologi non sono in grado di tirar fuori nulla dall'ammasso di prove
e reperti che hanno, non generano alcuna teoria su di essi. L'approccio
di Marija era intuitivo, ma basato su una ricerca scrupolosa e
laboriosa: essendo una pensatrice dall'ampio spettro, lei teorizzo’,
prese i pezzi e li condusse a formare un intero. Non molta gente e’ in
grado di fare questo. Io credo che dovremmo far pressione perche’ le
ricerche continuino, e perche’ il punto di vista che Marija adotto’ (il
guardare con mente aperta, da piu’ punti di vista) venga adottato anche
dagli altri archeologi e dalle altre archeologhe: attualmente essi/e
vengono istruiti/e su una base molto ristretta, che non comprende
l'archeomitologia.
AW: Puoi spiegarmi cos'e’
l'archeomitologia?
Cristina: E' esattamente l'esaminare le culture
da differenti punti di vista: mitologico, archeologico, folclorico,
linguistico, di genere. Puo’ essere paragonato al considerare come
medici il corpo umano da un punto di vista olistico, guardando
all'intero corpo del soggetto, piuttosto che al solo settore ove si
manifesta il disagio o la malattia.
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Per il suo lavoro come artista, scultore, scrittore e docente alla Grande Dea, Dr. Cristina Biaggi porta un forte background nei classici, l'arte e la storia dell'arte, archeologia, letteratura e lingue acquisite in Vassar College, Harvard University, l'Università di Città del Messico, il University of Utah e New York University. Ha insegnato Arte Storia, Scultura, Mitologia e Disegno, ed è rinomato per la sua contributo al campo della Dea-centered arte e studi accademici. Il lavoro del Dr. Biaggi riflette il suo forte desiderio di fornire alle donne oggi l'opportunità di sperimentare una connessione con la Dea dentro di sé. E 'la sua Spero che lei motivare le donne a cercare di costruire un mondo più pacifico e cura della società.
Dr. Biaggi ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti e il suo lavoro è stato esposto in tutta Europa, Australia e Stati Uniti. Il suo one-woman mostre numero più che 20, tra cui il "Womenís Pechino Sphere e alle altre sfere "(1996)," Pittura con mia nipote " (1995), che è stata riconosciuta da The New York Times, e "Immagini della Dea Oscura ", il suo one-woman mostra di Manhattan Phoenix Gallery. Ha inoltre espone alla Galleria Ceres in New York City. Il suo lavoro è stato descritto in più di venti mostre collettive in Stati Uniti e all'estero, tra cui "The Hole è più grande della somma delle sue Lei parti "al Museo Frauen a Bonn in Germania nel 1998. Dr. Biaggi è docente popolare e autore di abitazioni del Grande Dea (1994) e Sulle tracce della Dea (2000), entrambi pubblicato da Conoscenza, delle Idee e Tendenze, Inc. Ha tenuto conferenze sul Dea alla Conferenza delle Donne di Pechino, ha coordinato un sold-out Mese programma di storia delle donne dal titolo "La Grande Dea: la sua Enduring Presenza, Power, and Personality "per l'American Museum of Natural Storia a New York City, e ha partecipato a un programma simile al Smithsonian Institute, Washington, DC
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