DEI, EROI, SANTI, ANGELI E SIMBOLI SACRI

Atene-altri

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Una Premessa filosofica sul senso e significato di termini comuni connessi con la spiritualita'.


Premessa di filosofia trascendente


Le varie Teologie hanno usato termini diversi per rappresentare spesso le stesse cose.

Spesso ne hanno cambiato i significati originali per dare un senso leggermente diverso a cio' che si affermava in una religione di origine.

Sicuramente il parlare o nello scrivere dei libri che trattano di un argomento metafisica od ancor piu' trascendente occorre usare dei termini e dei Simboli. Il Simbolo non e' che un Modello che rappresenta un concetto trascendente.

Visto che il Trascendente non ha nel linguaggio umano dei termini utili ad indicare chiaramente concetti o entita'.  Da sempre l'uomo ricorre a dei simbolismi, visti come dei fax-simili.

Identificare un Dio non e' umanamente possibile se non attraverso delle allegorie o dei simbolismi. Nei monoteismi il termine "Dio" ha un significato assoluto, quindi il rappresentare il DIO Universale che e' la fonte di tutto: appare del tutto impossibile.

Gli antichi Egizi Lo rappresentavano con un fuoco acceso con dei rami. Forse l'unico simbolo umanamente possibile, in quanto il fuoco non ha una forma precisa ed irraggia calore in tutte le direzioni. Attorno al Fuoco Sacro vi erano le statue degli Dei Minori.

Cosi e' concepito il Phanteon a Roma, in cui il raggio del Sole di giorno si trova al centro del tempio, ed attorno vi sono gli altari degli Dei.

Anche il concetto della creazione e' difficile. Innanzi tutto l'Antica Madre (Dio per i cristiani) e' una Entita' incommensurabile, ma dotata di tutte le potenzialita' e  possibilita' immaginabili ed inimmaginabili.

Anticamente il concetto di "creazione" non era distinto, come nel concetto duale cristiano (creazione o generazione). In effetti questo concetto duale di creazione e generazione e' un concetto che non appartenne neanche al mondo cristiano antico. Questo concetto duale e' quindi nato negli ambenti monoteisti che non accettarono il fatto che le creature terrene abbiano una genalogia divina.

Ma gli antichi, che concepirono come "l'inizio di tutto" dalla Grande Madre, la videro come Madre Generatrice: quindi come Colei che genero' tutte le grandi Entita' antiche, e che queste Entita' talvolta si dotarono di un corpo fisico. Si, perche' l'esistenza e' possibile anche senza un corpo fisico, ma anche con una sola identita' spirituale, o entita' energetica "pura".

La concezione degli Antichi e' che: noi siamo tutti figli di Dei, Figli (a loro volta) dell'Antica Madre che li ha generati. Noi saremmo quindi Dei incarnati nella realta' ordinaria, con dei poteri limitati, relativi al mondo materiale. Ci possiamo considerare "Dei - infanti", e questa realta' (la realta' ordinaria) e' una scuola di insegnamento in cui acquisiamo una esperienza particolare. Questi concetti antichi sono rinnegati dai monoteismi che concepiscono un'unica entita' creatrice e il resto e' solo una emanazione  della volonta' del Dio.

Ma qui ci viene da domandare se quel Dio cosi onnipotente non abbia un "handicap": che e' quello di non potersi riprodurre...


Dal Corano (sura 6, 101) "Allah e' il creatore del Cielo e della Terra! Come potrebbe avere un figlio se non ha una compagna..."

Dopo tutto e' una capacita' che uomini animali ed alberi hanno, sebbene siano molto meno potenti. Ma se per capire il trascendente dobbiamo usare dei simboli, allora usiamoli. Premettiamo che il Dio o Dea Universale non abbiano limitazioni di sesso... dopo tutto neanche tutti gli esseri viventi posseggono una dimorfismo sessuale,  le cellule ad esempio si riproducono ugualmente...

Riferiamoci allora ai numeri puri della matematica semplice.

Abbiamo lo 0 (zero) che rappresenta il nulla...ma come vedremo non e' un nulla assoluto...

Abbiamo 1 che rappresenta l'unita' di qualcosa, l'unita' e' un qualcosa di determinato: una quantita' "campione".

Poi abbiamo il 2 che rappresenta due unita' campione e cosi via per gli altri numeri. Infine abbiamo & (infinito) che rapprenenta il TUTTO ma anche cio' che sara': il tutto oltre il tempo, quindi senza confini.

Alla scuola elementare ci dicono che 1+1 = 2

Ovviamente i significanti 1 devono essere dei valori concepibili (ad esempio una mela).

L'operazione ha valore in quanto soddisfa un fatto immediato e con le dovute approssimazioni pratiche.

...E' ovvio che una mela oggi piu' un'altra dopo un anno non soddisfera' piu' il risultato dell'equazione, dovremmo quindi assumere un valore tempo molto piu' limitato, poiche' questo valore e' stato trascurato nell'equazione su scritta. Idem per il valore unitario delle mele.

Cosi per le altre operazioni:


1:1= 1

1x1= 1

2:1= 2......e via dicendo.

Ora pero' vediamo le operazioni con lo 0

0+0= 0

0+1= 1

0x0= 0

0:0= 1 oppure 500 oppure anche & (infinto)!!! quindi  0:0= n

Gia' il computer non sa fare una operazione del genere!!!!

Se ipotizzassimo che DIO o La Grande Madre e' uno zero matematico, ci sarebbe qualcuno che ci giudicherebbe dei bestemmiatori, ma il compito del ricercatore non e' certo quello di "biasimare" gli Dei, ma il tentativo di capire almeno una parte della loro natura.

Quindi lo 0 ha una componente divina o metafisica: lo zero e' NULLA ossia nulla di materiale: e' la "non materia".

"Non materia" pero' non vuol dire che sia il "nulla assoluto", anzi e' vero il contrario, poiche' il nulla materiale ha in se'  la potenzialita' dell'infinito.

Quindi lo zero puo' replicarsi senza problemi (supponiamo una prima fase) in cui lo zero si duplica (sono due perfettamente uguali come si duplicano in natura due cellule madre-figlie). 

Questa semplice operazione potrebbe avvenire in un tempo infinitesimo infinite volte!!! ECCO IL PARADOSSO

Ma parliamo di "paradosso" solo perche' e' dimostrato da una semplice operazione di matematica elementare!  Gia' tocchiamo l'inconcepibile.

Ovvio che se questo zero puo' dare come prodotto l'infinito, tanto piu' potra' dare un numero piu' limitato...quindi ecco la materia e le sue limitazioni.


 

PROBLEMATICHE DEI MONOTEISMI


Probabilmente il monoteismo si e' fissato sul numero uno 1, in quanto la Grande Madre ha delle caratteristiche univoche e anche certe leggi della fisica ci portano a pensare che l'Universo sia un tutt'uno.  Cio' non e' del tutto sbagliato, ma davanti a noi vediamo la diversificazione della materia e dei suoi componenti.  Vediamo creature piu' o meno evolute ed intuiamo che Esseri piu' evoluti di noi esistano in diversissime forme non solo tridimensionali.  Certo e' che l'infinito, essendo un concetto estremo potrebbe fondersi in una unita'... ma sarebbe matematicamente errato!

Infatti l'uno rappresenta pur sempre un "campione" quindi una quantita' limitata e non infinita 1 = / &, 1 non puo' essere infinito (sono due cose diverse).  Se poi il Tutto e' organizzato in un insieme, allora l'insieme puo' anche essere omogeneo od organizzato.Tuttavia non possiamo affermare che la Grande Madre sia di per se' il Tutto che vediamo o concepiamo, poiche' cio' che concepiamo e' la materia soggetta a delle leggi fisiche.  La materia potra' essere una "emanazione della Grande Madre" ma non Lei stessa.

Ma la Grande Madre potra' generare altri Dei immortali. I monoteismi affermano l'immortalita' dell'anima in particolare in riferimento all'uomo...

Ma l'immortalita' e' una prerogativa degli Dei! Quindi dei Figli (se vogliamo anche nipoti o pronipoti)...

E... se figli siamo, non possiamo che comprendere che il nostro iter nel mondo della materia e' un iter di una particolare conoscenza o se vogliamo "scuola".

Il Politeismo ci pone di fronte ad una nostra evoluzione ed una nostra graduale autonomia dalla Nostra Madre, a cui noi dobbiamo l'esistenza immortale, e questa evoluzione ci insegna il modo di armonizzare con la Nostra Creatrice e con gli altri Dei Minori o Maggiori di noi.

Questo disegno invece sembra interrompersi con le teologie monoteiste che ci relega per sempre in un ruolo di "creature" sempre limitate e con una evoluzione che si interrompe col cessare della vita terrena, relegandoci in un mondo di dannazione se ci siamo comportati male, oppure in un mondo di contemplazione o di soddisfacimento di desideri materiali se ci siamo comportati bene...

Quindi si arriverebbe allo STOP dopo una vita che potrebbe anche essere molto breve. 

Di certo queste concezioni possono soddisfare solo menti che non hanno una cultura o chi non riflette piu' di tanto sulle questioni trascendentali. font

Di vero c'e' che i monoteismi non se la sono sentita di escludere l'esistenza di esseri superiori, ma concettualmente inferiori al Dio supremo. I Cristiani hanno inventato gli Angeli con diverse Gerarchie, anche L'Islam ha fatto qualcosa del genere... poi li hanno divisi in buoni e cattivi.... In realta' un'altra semplificazione delle concezioni della Genealogia degli Dei.

Gli Uomini Evoluti, venivano "deificati" dai popoli antichi.  Li "Deificavano" appunto per rimarcare la capacita' (di quelle persone) di andare oltre lo "standard" dell'uomo comune, in termini di intelligenza e virtu'.  Anche questa deificazione venne abolita e sostituita col termine di Santi...

 

LA SOSTANZA

E' ovvio che se si cambiassero alcuni termini, o si ripristinassero i termini antichi indicandoli col giusto valore, la sostanza delle religioni sarebbe similare. Potrebbero cambiare un po' i Miti ( i racconti sacri che ci spiegano altre componenti del trascendente),  ma sostanzialmente non si cambierebbe nulla del fondamentale.

Ripercorrendo i vari Miti antichi ritroviamo quelli piu' moderni, anche quelli che riguardano le grandi religioni dei popoli attuali.  E' questo quello che faremo in questo sito: dedicato sopratutto alle antiche Religioni e Mitologie, non senza confrontarle con i miti monoteisti o politeisti di altre culture.




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