- POESIE-


FLORA


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Flora
Flora [Campo Marzio Roma] [No coprigth da Wikipedia]


Dafne Eleutheria, Aprile 2007

FLORA

 SIA LODE A TE, O DEA FANCIULLA, FLORA 
 
 Nel nostro cuore torna la magia,
 Come tutti gli anni, in Primavera,
 Infiorata e odorosa è ogni via
 E cantano gli uccelli fino a sera.
 
 Flora, Dispensatrice di letizia,
 Finalmente è tornata, ed una nuova
 Celebrazione della vita inizia.
 Coniglietti, pulcini, fiori ed uova,
 
 E ancora, miele, ghirlande fiorate,
 Offrite, e tanti altri doni alla Dea,
 E poi amate, cantante, danzate,
 Festa è ovunque per nostra Madre Gea.
 
 Sia lode a te, o Dea Fanciulla, Flora,
 Che con vive cromìe tutto infiora,,
 Sia lode a te, o Dea Fanciulla, Flora,
 Che coi suoi doni tutti noi rincuora.
 
 Alla nuova stagione cede il passo
 Il saggio Inverno, gli ascosi desìr,
 I semi, i cuccioli, i germogli, il sasso,
 S'apprestano, reali, a divenìr.
 
 Vediam la pasqua del placido armento,
 La lepre argentea zampettar nel prato,
 Della Natura l'intenso fermento,
 Ognuno a Lei profondamente grato.
 
 Stracolma di regali e' l'ampia cesta
 Paglierina, nell'aria profumata
 Le voci s'odono di bimbi in festa,
 Pronti a gustar la diva cioccolata.
 
 Sia lode a te, o Dea Fanciulla, Flora,
 Che con vive cromìe tutto infiora,
 Sia lode a te, o Dea Fanciulla, Flora,
 Che coi suoi doni tutti noi rincuora.
  
Modesto contributo per l'Estate

 
   Vorrei porre all'attenzione della lista
questo mio modesto contributo per

 la festività d'Estate. 
 
 
 Vediamo allontanarsi sul suo carro
 Trainato da fulgenti draghi alati
 Trittolemo, Colui che sparge il farro,
 Il frumento, su tutti i campi arati.
 
 Signora della terra coltivata,
 Nostra Madre del grano, della mera
 Stagione in cui vediamo maturata
 Ogni semente della Primavera,
 
 Innanzi a Te, Seduta, con il viso
 Adornato di spighe e con in mano
 Ardenti faci, sull'ara il narciso
 Disponiamo, il papavero ed il grano.
 
 Sia lode a Te, Augusta Dea, Demetra,
 Dolente Mater sulla mesta pietra,
 Sia lode a Te, Augusta Dea, Demetra,
 Qui, ognuno, di sorriderci, t'impetra.
 
 Oh Maga e Fertile Divinità,
 Questo è il periodo dell'abbondanza
 Di cui cogliamo, in grande quantità,
 i frutti. Deh, cominciamo una danza
 
 Estatica, cantiamo, sorridiamo,
 Ed in mezzo al clamore della festa,
 Della felicità, benediciamo
 La sacra scrofa accanto all'alma cesta.
 
 La bionda spiga, al culmine del rito,
 Leviamo, in alto, supremo mistero,
 Esperiamo, prendiamo parte al mito,
 Come a quel tempo, con cuore sincero.
 
 Sia lode a Te, Augusta Dea, Demetra,
 Dolente Mater sulla mesta pietra,
 Sia lode a Te, Augusta Dea, Demetra,
 Qui, ognuno, di sorriderci, t'impetra.

 Di: Dafne Eleutheria, Maggio 2007

Con un sorriso ciò che ci circonda
Creasti, il Cielo, le Cime divine
E il Mare, con la sterile sua onda.
Poi, di Ouranos accarezzando il crine,

E facendoti avvolgere da Lui,
Titani, Titanidi generasti
E innumerevoli creature a cui
Prosperità e abbondanza donasti.

Tu della florida fecondità
Presiedi il culto, di Vita Creatrice,
Proteggi tutte le maternità,
Di tutto quanto origine, Matrice.

Antichissima Mater  Primordiale,
Del Cielo Immenso Alma Madre e Consorte,
Tutto a Te torna, Fonte Universale,
A Te, Dea della Vita e della Morte.

13/V/2013 - 18/V/2013



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Poesie di Dafne Eleutheria, Aprile 2007: la proprieta' intellettuale e' dell'autore. La divulgazione del testo non è soggetta a oblazioni per il diritto d'autore, e' sufficente citarne la provenienza.

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Bak